"Sono stato benissimo a Napoli e l'ho sempre confermato che è una città che amo. Sicuramente ci tornerò, ma era arrivata l'ora di cambiare. Avevo bisogno di fare il calciatore". Testo e parole di Emanuele Giaccherini, fresco di trasferimento dal Napoli al ChievoVerona, dove con la squadra di Rolando Maran spera di avere molto più spazio rispetto a quello avuto con Sarri all'ombra del Vesuvio. Nessun rancore, tuttavia, nelle parole dell'ex Nazionale italiano, che ha guardato all'aspetto professionale prime ancora che al resto prima di accettare la destinazione clivense. 

"I soldi non sono tutto, conta molto la felicità. Dal punto di vista professionale ho avuto poca felicità a Napoli. Ero al corrente che sarebbe stato difficile, nel Napoli il livello è altissimo. Il discorso va oltre, secondo me ci sono situazioni in cui anche i titolarissimi riposino e giochino anche gli altri che si allenano tutti i giorni impegnandosi". 

Nonostante lo scarsissimo impiego, l'addio non è stato affatto amaro, con Giaccherini che ha salutato con affetto i compagni di squadra ed il tecnico toscano: "Ho mandato un messaggio alla squadre e al mister augurando a tutti di arrivare fino in fondo. Mi sono lasciato bene con il mister, lui mi stima come uomo e giocatore. I fatti gli danno ragione e nessuno gli può dire niente. Spero portino a termine quello che hanno iniziato. Credo che il Napoli sia arrivato a livello della Juventus. Ho parlato con Mertens e gli ho confidato tutte le mie sensazioni positive. Avevo le stesse di quando ho vinto con la Juventus. Partite come Sampdoria in casa o Atalanta se non hai la mentalità vincente non le porti a casa. Questi sono segnali che mi fanno capire che la squadra è pronta per vincere".

Inevitabile non guardare anche all'aspetto emotivo dell'addio al Napoli, con l'ex laterale di Cesena e Juve tra le altre che ricorda così i migliori momenti in maglia azzurra, ma non solo: "Quando segni al San Paolo sono momenti che ricorderai per sempre. Momenti brutti...quando uno non gioca quotidianamente. Napoli mi ha fatto un po' dimenticare le mie delusioni, la gente è stata fantastica con me. Pur essendo stato un ex giocatore della Juventus. Credo di aver dimostrato di essere un ragazzo per bene e sono stato apprezzato per questo".

Dal passato al futuro, con il ChievoVerona pronto ad accoglierlo e dargli un'altra opportunità: "Sono arrivato al Chievo con entusiasmo. In primis ho bisogno di riemettermi a posto, di giocare e raggiungere l'obiettivo. Ora la Nazionale è un sogno avendo quasi 34 anni. Ci sono tanti giovani ed è a loro che va affidata la Nazionale del futuro. Il Chievo è una squadra che dà fastidio a tutti. E' composta da giocatori esperti e speriamo di raggiungere il nostro obiettivo al più presto. Vivrò serenamente la trasferta del San Paolo, d'altronde siamo professionisti".