Può piacere o meno come stile di gioco, ma su Giorgio Chiellini c'è solo una verità innegabile: dentro e fuori dal campo, due personalità completamente diverse. Dentro, il rude difensore che tutti conosciamo, irruento ma sempre efficace, con personalità da vendere, uno dei migliori della Serie A e non solo; fuori, un lato forse meno conosciuto, quello del ragazzo un po' invecchiato di Livorno con due lauree - e non gli Scudetti - nel palmarés. Anche di questo ha parlato il numero tre della Juventus, oggi, ai microfoni del Daily Mail in una bella intervista esclusiva: "È una doppia personalità. Sul campo, ho avuto bisogno di essere così per arrivare al top. Non sono nato con particolari abilità tecniche. Ho dovuto migliorarmi e lavorare. Centinaia di giocatori hanno talenti fisici e tecnici ma molto pochi ce la fanno. Hai bisogno di quella voglia".

A proposito della durezza in campo, gli inglesi contano uno score di un naso rotto per ben quattro volte: "Siamo arrivati a quattro nasi rotti, fino a settimana prossima almeno. Il problema è che se c'è la minima possibilità di segnare o fermare un tiro in porta, non posso evitarlo".

L'italiano è comunque coinvolto in diverse iniziative fuori dal campo, come quella iniziata da Juan Mata, il quale ha chiamato tutti i calciatori a partecipare ad opere benefiche con la campagna Common Goal ed ha avuto immediatamente la risposta del proprio collega di ruolo centrale ed originario di Livorno. Lui racconta anche un piccolo aneddoto a riguardo e spiega le motivazioni che lo spingono a queste donazioni: "Ho visto le interviste di Juan e ho visto che Mats Hummels si era iscritto. Ho scritto al loro sito ma, all'inizio, il loro operatore pensava che fossi un quindicenne che li stava prendendo in giro. Ho dovuto fare una chiamata Facetime per mostrargli che sono davvero Chiellini! Non so se posso cambiare le cose ma voglio solo far sorridere le facce dei bambini. Non so spiegare come mi fa sentire. Il nostro ruolo, di essere idoli, è molto importante: i bambini seguono tutto ciò che diciamo e facciamo. Vedo troppi bambini che hanno le loro vite decise al posto loro dal momento in cui sono nati. Voglio dargli potere di decidere sulle proprie vite".

Ed ancora, prosegue il 34enne sugli stipendi dei giocatori di calcio in generale, ritenuti esagerati da questa campagna di cui sopra: "Ingiusta è la parola sbagliata per descrivere la nostra ricchezza. Faccio i miei sacrifici e non ho mai pensato di non essere autorizzato a guadagnare così tanto. Ma so di essere fortunato e di dover usare i miei mezzi per aiutare chi ha bisogno di supporto. Non si tratta solo di soldi, può essere un piccolo video, un piccolo messaggio, una visita. Io, tu, chiunque. Fai vedere che sei interessato. Ho viaggiato in varie parti del mondo, ho visto le peggiori parti del Sudafrica e del Brasile, sono stato in Thailandia e ho avuto alloggio in un albergo a cinque stelle, poi cammini dietro l'angolo e vedi gente che dorme sulle strade, molto povera, e al supermercato, le persone dormano su tappeti fatti a mano. Lavano i propri vestiti nel fiume ma è acqua piovana. 'Common Goal' è un movimento internazionale. Sono l'unico italiano finora ma spero che altri giocatori si uniscano".

Tornando al discorso iniziale, l'ex Fiorentina aggiunge altro riguardo alla sua esperienza: "Non sono mai stato il migliore coi parietà. Ero come il brutto anatroccolo perchè non sono bello da vedere ma sono sempre migliorato, questa è la mia miglior dote. Sono 34enne ma sto avendo la mia miglior stagione di sempre. Non c'è alcun segreto; solo passione e lavoro".

Ovviamente, un'emittente giornalistica d'Oltremanica non poteva esimersi da un passaggio riguardo Antonio Conte, tecnico dei campioni in carica della Premier League, il Chelsea, che a dire il vero al momento non se la sta passando benissimo: "Passione italiana. Non è solo nella partita, con Conte. È ogni giorno, in ogni sessione d'allenamento. È come un sergente della polizia. Sentivamo qualcosa di molto speciale nell'atmosfera che creava, nei tre anni con lui alla Juventus e nei due con la Nazionale. Quando finisci l'allenamento, sei morto. Non stanco, morto. Puoi farcela solo perchè credi in quello che lui fa. Abbiamo avuto quaranta giorni in Francia ed era come stare su un altro pianeta. Sei al 100% con lui. Crea un atmosfera in cui ognuno dà energie all'altro. Sicuramente è uno dei migliori".

Dopo la partenza dell'allenatore pugliese dalla Nazionale proprio per accasarsi ai Blues, il suo successore Ventura non ha centrato la qualificazione ai Mondiali di quest'anno... "Onestamente sarà come un pugno nello stomaco. Non sarà un buon mese. Guarderò un po' e seguirò i risultati ma non posso immaginarmi seduto davanti alla TV a guardare i Mondiali a casa".

Ovviamente, da specialista del settore, Chiellini individua immediatamente il problema dei nostri negli ultimi anni nel settore difensivo: "Pep Guardiola ha danneggiato e rovinato il difensore italiano. È un allenatore fantastico con un cervello fantastico ma gli allenatori italiani hanno provato a copiarlo senza le stesse conoscenze e così, negli ultimi dieci anni, abbiamo perso la nostra identità. Abbiamo perso l'identità di Maldini, Baresi, Cannavaro, Nesta, Bergomi, Gentile, Scirea... tra il 1984 e il 1995, abbiamo solanto Bonucci. In dieci anni, non abbiamo lanciato un buon difensore. Spero che adesso ripartiremo e rilanceremo il calcio italiano. Il risultato dei Mondiali è la prova del nostro problema".

In chiusura un passaggio generale sul club d'appartenenza di uno dei centrali più forti al mondo. In passato c'è stato l'interesse di qualche club estero per lui, che però parla chiaro: "Se sei italiano, lasci la Juventus solo se la Juventus ti vuole vendere. È semplice". E poi un ritorno al passato, ai trascorsi con la Vecchia Signora: "Quando avevamo Barzagli, Bonucci, io e Gigi Buffon in porta, quello che c'era era speciale. Non era semplicemente qualcosa di tecnico... è una sensazione, un emozione, un'esperienza diversa". E poi, ancora, il futuro a tinte bianconere, con una sfida proprio ad una compagine inglese fra meno di una settimana per gli ottavi di finale della Champions League: "Il Tottenham è una squadra forte e divertente. Mi piace la coppia belga in difesa, Alderweireld e Vertonghen. Kane? È un giocatore fantastico, ha giocato contro di noi tre anni fa ed è migliorato molto. Ora segna più di Messi in un anno solare... e quello è diversissimo da segnare più di Chiellini".