A dodici dall'inizio, a dodici dalla fine. Curioso gioco del destino nell'assegnazione dei minuti dei gol che oggi hanno consegnato a Mattia Valoti la prima doppietta in Serie A, nel match fra Hellas Verona e Torino. Una prestazione top ma soprattutto le due reti decisive per la vittoria che porta i gialloblù a soli due punti dal Crotone, sconfitto dalla SPAL nell'anticipo di oggi alle ore 12:30, interrompendo una crisi da tre sconfitte nelle ultime tre settimane. Secondo KO consecutivo invece per i granata, per cui ormai l'Europa sembra rappresentare un'utopia. Di seguito la cronaca del match.

Per quanto riguarda le formazioni, all'inizio del match Fabio Pecchia opta per un 4-4-2. In porta c'è Nicolas, i terzini sono Ferrari e Fares, i centrali Caracciolo e Vukovic. Romulo, Calvano, Valoti e Verde stanno sulla linea di mezzo. Petkovic supporta Kean in avanti. La risposta di Walter Mazzarri è schierata con un 4-3-3: davanti a Sirigu, fra i pali, ci sono De Silvestri, N'Koulou, Burdisso ed Ansaldi. Regia affidata a Rincon, Acquah ed Obi fanno le mezzali. Tridente offensivo che vede, come al solito, Iago Falqué, Belotti e Niang.

Ad inizio gara, un po' a sorpresa, i padroni di casa sembrano estremamente determinati e puntano sull'intensità per iniziare una fase addirittura di controllo sugli avversari, che appaiono poco determinati e soprattutto sorpresi da quello che sta avvenendo. La qualità messa in campo dagli scaligeri non è d'altronde poca: è con un'iniziativa di Kean che, al minuto numero dodici, arriva per loro il terzo calcio d'angolo. Ed è quello vincente: sul secondo palo infatti viene pescato Vukovic, il quale la rimette nell'area piccola, dove nel frattempo si è inserito Mattia Valoti. Tap-in sottomisura ed è 1-0, tutto sommato un risultato giusto considerando anche i minuti immediatamente successivi al gol, con i granata un po' innervositi e autori di una reazione tutt'altro che brillante.

Tant'è che, fino alla fine del primo tempo, nonostante il passivo, le conclusioni che arrivano sono tutte con un coefficiente di pericolo vicino allo zero. Nella ripresa i giochi diventano ben più interessanti: i piemontesi rischiano infatti subito di subire il colpo del KO con la conclusione dal limite, dal centro-destra verso il primo palo, di Petkovic. Il siluro dell'attaccante viene però deviato da Sirigu in corner e l'episodio diventerà fondamentale giusto sul contropiede seguente, quello in cui Iago Falqué arriva al limite in un tre-contro-tre e premia, giustamente, l'inserimento di M'baye Niang con un tocco d'esterno: il francese, dentro l'area, ha tutto il tempo di aprire il piattone per prendere in controtempo Nicolas e siglare l'1-1 al termine di una splendida ripartenza. Chiaramente, l'inerzia è invertita.

Finalmente la compagine ospite alza il ritmo, presa dalla fiducia portata dal gol, ed inizia a comandare le operazioni. Al contempo scompare dal campo invece per una decina di minuti la controparte, completamente in apnea nella propria metà campo; comunque solo la chance capitata a N'Koulou - che calcia alto dal centro dell'area dopo uno schema da fermo - spaventa il pubblico locale, e nel finale diventa l'equilibrio a farla da padrone. In questo contesto, sale in cattedra ancora Mattia Valoti: il centrocampista scuola Milan è al posto giusto al momento giusto dopo la prima conclusione di Petkovic respinta da Sirigu verso sinistra, per il tocco che vale la sua doppietta. Non servono a nulla gli arrembaggi finali del Toro, che porteranno solo ad una mezza chance per il neo-entrato Berenguer, che di testa verrà però respinto da Nicolas dopo il cross di De Silvestri: il risultato finale sarà di 2-1.