In attesa del bel gioco, l’importante è prendere quanti più punti possibile. Dopo l’1-0 contro il Chievo Verona, infatti, la Fiorentina dovrà necessariamente ottenere il massimo anche in casa dell’Udinese, squadra leggermente in calo ma tutt’altro che doma, dotata di una forza offensiva rispettabile e temibile. Contro i bianconeri, i viola dovranno fare qualcosina di più rispetto a quanto visto nella scorsa giornata, aumentando magari il numero di occasioni offensive. Occhi puntati dunque su Giovanni Simeone, che nonostante il tanto lavoro per la squadra fatica a trovare quella continuità di risultati nota ai tempi del Genoa. Per trovare il bandolo della matassa, Pioli ha strigliato i suoi in una doppia sessione di allenamento, una mattutina alle 11 ed un’altra cominciata alle ore 15. Assenti causa Nazionale, Benassi, Biraghi e Chiesa.

Secondo le ultime indiscrezioni provenienti dal centro di allenamento viola, Stefano Pioli starebbe valutando di riproporre l’attacco a due, affiancando Diego Falcinelli al Cholito con la speranza di aumentare il numero di occasioni create rispetto alla magra media stagionale. L’ex Crotone e Sassuolo è pronto dopo lo stop forzato causa infortunio e l’unico modo per aumentare di condizione è sicuramente quello di scendere ripetutamente in campo. Una delle sorprese della scorsa stagione, l’attaccante prelevato dal Sassuolo al posto di Babacar ha faticato ad imporsi proprio in neroverde, accettando senza troppi patemi d’animo la corte viola. Con un Simeone difficilmente sostituibile, Falcinelli può però inserirsi nello scacchiere tattico viola, convincendo Pioli a suon di buone prestazioni e, perché no, di reti.

In ottica societaria, manca davvero poco per il rinnovo di Davide Astori, uno dei calciatori-simbolo della Fiorentina. Dopo l’addio di Gonzalo Rodriguez, l’ex calciatore di Cagliari e Roma si è caricato la rosa sulle spalle, guidandola con autorevolezza ed esperienza. Le ultime notizie provenienti da Firenze vedrebbero Astori prolungare fino al 2022, quando il centrale avrà trentacinque anni. Nessun problema sul costo dello stipendio, più o meno lo stesso attualmente percepito. Più incerta la posizione del portiere Marco Sportiello, non più certo della permanenza in viola a causa di un filotto di prestazioni tutt’altro che positivo. Il mese di marzo sarà decisivo: l’ex portiere dell’Atalanta dovrà dimostrare, di nuovo, tutto il suo valore.