Doppio allenamento per il Chievo Verona in vista del delicato match contro il Sassuolo. Nella giornata di ieri, i ragazzi di Rolando Maran hanno alzato a mille i giri del proprio motore, limando gli ultimi dettagli per non lasciare nulla al caso. La brutta sconfitta contro la Fiorentina ha infatti riacceso il campanello d'allarme, con il Chievo attualmente quindicesimo e solo a cinque lunghezze dalla zona rossa. Per conquistare i tre punti, nella mattinata di ieri i clivensi hanno svolto lavori in palestra, mentre nel pomeriggio Rolando Maran ha lavorato molto sulle manovre offensive e su una serie di partitelle a campo ridotto. Buone notizie su Valter Birsa, regolarmente in gruppo, mentre per Emanuele Giaccherini ancora lavoro differenziato. Terapie e fisioterapie, invece, per Inglese e Gamberini.

Secondo le ultime indiscrezioni provenienti da Veronello, Rolando Maran dovrebbe schierare i suoi con il solito 4-3-1-2. Davanti all'estremo difensore Sorrentino, la retroguardia a quattro potrebbe essere formata da Cacciatore, Tomovic, Bani e Jaroszynski. L'ex Fiorentina è però incalzato da Dainelli, Gobbi potrebbe togliere il posto al più giovane collega di reparto. A centrocampo, chiavi del gioco affidate a Radovanovic, affiancato dalle mezz'ali Castro ed Hetemaj. Dietro il tandem offensivo formato da Inglese e Meggiorini, con il prossimo bomber del Napoli insidiato da Pucciarelli viste le non perfette condizioni, agirà il ritrovato Valter Birsa.

Intervenuto in conferenza stampa, Ivan Radovanovic ha parlato dell'attuale momento del Chievo Verona: "Siamo in una situazione sicuramente non positiva per noi. Sentiamo questa pressione e nella nostra testa, il campanello d’allarme è già scattato. Negli ultimi anni, ci siamo salvati alla grande e senza problemi. Dobbiamo essere uniti e uscirne da vera squadra. Qui ho imparato che la salvezza si acquista con le vittorie negli scontri diretti. Il rammarico di perdere contro le big c’è sempre, ma sono più dispiaciuto per i punti persi con Benevento, Crotone".

Passaggio importante anche sulle eventuali colpe: "Il mese scorso eravamo tutti dei fenomeni, adesso tutta questa magia è svanita da un momento all’altro per tante persone. E’ normale, ma è solo perché ci siamo abituati a determinate tipi di prestazione. Se il pubblico ci ha contestato, aveva sicuramente i suoi motivi. L’ambiente qui deve rimanere unito. Siamo in pochi, ma bravi e solo l’unione fa la forza. Gli episodi che abbiamo avuto in determinate partite, mi fanno pensare al fatto che siamo davvero sfortunati. Il Chievo merita di rimanere in Serie A e faremo di tutto perché ciò accada".