Milan-Inter, Cutrone vs Icardi: è un Derby da veri bomber

Patrick vuole far male ancora all'Inter per far sognare il Milan, Mauro cerca il 100° gol in A nel giorno del suo ritorno: il Derby è roba da veri bomber

Milan-Inter, Cutrone vs Icardi: è un Derby da veri bomber
Milan-Inter, Cutrone vs Icardi: è un Derby da veri bomber - Twitter Icardi
giorgiofreschi
Di Giorgio Freschi

Il 221° Derby della Madonnina cade nel periodo cruciale e chiave per le stagioni di Milan e Inter e solo i giocatori chiave possono essere in grado di indirizzarlo da una parte o dall'altra, grazie ad un gol o ad una giocata. Identikit che rappresenta alla perfezione i bomber delle due squadre, anch'essi provenienti da periodi completamente diversi come per le squadre in cui militano, ma che con una fiammata possono accendere la stracittadina e tingerla di rossonero o nerazzurro: a San Siro non sarà solo Milan-Inter ma anche Patrick Cutrone vs Mauro Icardi, fame e talento contro spietatezza e fama. Due giocatori nel complesso diversi, ma che sotto diventano letali se trovano la palla buona: Cutrone lotta, rincorre, recupera palloni e aiuta i compagni anche in fase offensiva, mentre Icardi è più anarchico, rincorre sì ma lascia agli altri il compito di rientrare per poi farsi trovare pronto, sempre, in area di rigore per buttarla dentro. Sia Milan che Inter non possono fare a meno del rispettivo numero nove (anche se Cutrone veste la 63, ma di fatti è il classico nove), soprattutto in una partita fondamentale come quella di Domenica sera alla Scala del Calcio.

Cutrone, il prototipo del Milan di Gattuso

Il Milan con l'avvento di Gattuso non è più un cantiere, ma è diventata una vera e propria squadra che ha trovato anche un punto di riferimento davanti, Cutrone. L'attaccante classe 1998, che fu scartato ai tempi delle giovanili proprio dall'Inter, si è preso di prepotenza una maglia da titolare dopo aver sorpreso tutti nel precampionato. E i numeri stagionali ne danno una conferma: 33 i gettoni fino ad ora per un totale di 1896 minuti giocati, 14 gol segnati tra Serie A, Coppa Italia ed Europa League (uno ogni 135 minuti), e anche 4 assist forniti ai compagni. A dimostrazione che non gioca per se stesso, ma anche per la squadra. I numero sono ancora più sorprendenti se prendiamo in considerazione solo l'ultimo mese: sono 4 i gol segnati in 5 partite, uno anche decisivo per sbloccare il match contro la Roma dell'ultimo turno, fatto di rabbia, fame e classe visto il tocco di tacco decisivo per battere Alisson. E Domenica vuole riprovare a far male all'Inter: Cutrone è già stato decisivo contro i nerazzurri nel quarto di finale di Coppa Italia, con il gol che ha definitivamente rilanciato i rossoneri. E che gol: sbuca in mezzo alla difesa interista e senza nemmeno pensarci un attimo la scaraventa in rete lasciando di sasso Handanovic.

Dove può far male? Sicuramente con questi suoi movimenti che spiazzano i difensori che fino ad un attimo prima lo hanno da una parte ma che incredibilmente un secondo dopo se lo ritrovano da solo in area. Ma attenzione anche al lavoro che fa per la squadra: il senso di sacrificio che Gattuso gli ha insegnato permette a Cutrone di venire fino a centrocampo a prendersi palla, proteggerla e poi appoggiarla ad un compagno che ha sempre due soluzioni in avanti, Calhanoglu da una parte e Suso dall'altra che anch'essi possono far male.

Icardi, il 100° per scacciare la crisi

Se da una parte Cutrone segna a raffica portando il Milan addirittura a ridosso dalla zona Champions, dall'altra parte c'è l'inter che attende con ansia il ritorno di Icardi che non scende in campo dal 28 Gennaio, match contro la Spal finito per 1-1 con gol, guarda caso, proprio di un ex Milan come Paloschi. Da lì in poi il capitano nerazzurro non ha più messo piede in campo, con il gol che manca da quasi due mesi, da quell'1-1 contro la Fiorentina. Lo stato di forma di Icardi è quindi paragonabile a quello dell'Inter, con la vittoria che sì è arrivata contro il Benevento ma con sofferenza: è proprio il Derby di Coppa Italia che segna una divisione nella stagione dei nerazzurri, che fino a quel momento avevano perso due partite contro Udinese e Sassuolo ma l'allarme non era ancora scattato. Dal 27 Dicembre i nerazzurri hanno vinto solo due partite, perdendone una e pareggiandone ben cinque, con Icardi che è andato in gol solo una volta, portandolo a quota 99 gol in A, ad un passo dalla tripla cifra. Gol numero 100 che Icardi cercherà nel giorno del suo ritorno, che deve corrispondere al giorno della ripartenza nerazzurra per una finale di stagione in crescendo, ovvero nel giorno del Derby: all'andata la decise proprio Maurito con una tripletta che stese il Milan e lo mandò a -10, con i nerazzurri che si portarono a -2 dal Napoli capolista poi fermato sullo 0-0 al San Paolo. Una macchina perfetta che si è improvvisamente inceppata.

Lo stato di forma di Icardi è stato controllato costantemente dallo staff di Spalletti che non l'ha ma rischiato sapendo dell'importanza di questa sfida. All'andata mandò in tilt la difesa del Milan grazie ai suoi movimenti ma soprattutto grazie agli assist di Candreva e Perisic che domani sera devono tornare ad essere quelli di un girone fa per metter Icardi nelle condizioni giuste per far male. Ma c'è un'arma in più, quel Karamoh che Spalletti vorrebbe provare dal 1' e che, avvicinato ad Icardi, potrebbe aiutare molto l'argentino delegandolo soltanto alla fase offensiva. Una strategia per mandare in rete l'argentino che Spalletti deve studiare, ma che Icardi non ha problemi a mettere in atto: il gol è il suo pane quotidiano.