L'Hellas vince il derby per la seconda volta consecutiva e riapre i giochi in chiave salvezza portandosi ad un solo punto dal Crotone. Il Chievo si complica la strada per la permanenza in A e conserva ora solamente tre punti proprio sui cugini. La partita è giocata a ritmi elevati ma priva di vere e proprie occasioni da rete, meglio il Chievo nel finale di primo tempo pericoloso con Castro e Inglese ma ad inizio ripresa arriva il gol che non ti aspetti, firmato da Caracciolo che condanna la squadra di Maran alla seconda sconfitta di fila nel derby.

Le formazioni

Pecchia schiera i suoi col classico 4-4-2, fra i pali gioca ovviamente Nicolas, in difesa i terzini sono Ferrari e Fares con Caracciolo e Vukovic centrali. A metà campo assente Romulo, gioca al suo posto Calvano a fianco di Buchel con Felicioli e Verdi sugli esterni. Davanti Petkovic affianca Ryder Matos, in panchina a sorpresa Moise Kean.
Risponde Maran col consueto 4-3-1-2, Sorrentino titolarissimo fra i pali e difesa formata da Cacciatore a destra, Bani e Dainelli difensori centrali con Gobbi largo a sinistra. A centrocampo Radovanovic in mediana, Castro e Hetemaj giocano sul centrodestra e centrosinistra alle spalle di Birsa, a sua volta a supporto di Meggiorini, preferito a Pellissier, e Inglese.

La partita

Il match comincia con le due compagini dopo i primi minuti di studio cercano di imporre il proprio gioco senza tuttavia riuscire a creare vere e proprie occasioni fino al 7', quando Buchel calcia dalla distanza e impegna per la prima volta Sorrentino, costretto a mettere in corner. Il pericolo creato dal centrocampista dell'Hellas è però l'unico dei primi trenta minuti di partita. Nella prima mezz'ora giocano meglio i padroni di casa che fanno circolare velocemente il pallone e cercano di superare la difesa del Chievo che si muove però con ordine e riesce a disinnescare bene i tentativi degli avversari. Al 19' è bravo Matos a scendere in dribbling sulla corsia destra e a rientrare sul mancino ma la sua conclusione è deviata in corner da Dainelli, dopodiché al 29' è provvidenziale Bani a chiudere l'inserimento di Buchel che poi lo stende e viene ammonito per proteste. Si supera così la prima mezz'ora di gioco e il Chievo comincia a prendere campo e macinare gioco, al 36' si vede finalmente Roberto Inglese che riceve spalle alla porta, si gira e calcia dal limite ma il pallone viene deviato da Felicioli e termina fuori. Sul seguente calcio d'angolo, battuto da Birsa, Bani salta altissimo e colpisce di testa per Inglese che non arriva per questione di centimetri a colpire il pallone. L'occasione creata porta coraggio agli ospiti che spingono sull'acceleratore e chiudono in avanti la prima frazione di gioco continuando a creare occasioni come al 40', quando Castro viene imbeccato in profondità ma una volta arrivato a tu per tu con Nicolas non riesce a superarlo con il tocco di esterno. Si chiude dunque sullo zero a zero il primo tempo.

Nella ripresa c'è subito un cambio per Maran che toglie Meggiorini ed inserisce Giaccherini, il cambio sembra dare un'ulteriore scossa ai clivensi che al 50' vanno vicini al gol con Inglese che gira al volo dal dischetto del rigore ma mette sul fondo di poco. Si arriva dunque al 52' e proprio nel miglior momento del Chievo succede quello che non ti aspetti: Verde batte un angolo corto, scambia col compagno e mette in mezzo un gran pallone sul quale si avventa Caracciolo il quale colpisce in girata e beffa Sorrentino sul palo lontano.
Il gol subito taglia le gambe al Chievo, Maran è quindi costretto a pensare a qualche mossa tattica e manda a scaldare Sergio Pellissier che infatti fa il suo ingresso in campo al 62', accolto con un ovazione dal pubblico del Bentegodi. Pecchia ne approfitta per provare a spezzare il ritmo ed effettua il suo primo cambio togliendo un attaccante, Verde, per inserire un centrocampista, Zuculini. La partita si fa nervosa, arrivano due cartellini gialli per Gobbi e Bani e sono molti i contrasti anche abbastanza duri in mezzo al campo. Al 66' Radovanovic prova a cambiare le sorti del match mettendosi in proprio ma il suo tentativo dai 25 metri termina sul fondo. Sembra in giornata di grazia la difesa dell'Hellas, la squadra di Pecchia si difende con ordine mentre quella di Maran cerca inutilmente di far girare la palla senza trovare varchi. Fioccano i cartellini in casa Chievo, vengono ammoniti anche Pellissier e Radovanovic fra il 70' e il 73'. I ritmi si abbassano come probabilmente si augurava Pecchia, il Chievo non riesce a rendersi pericoloso e la partita volge velocemente e senza emozioni verso il termine anche a causa della girandola di cambi, nel Verona entrano Aarons e Fossati per Felicioli e Calvano, negli ospiti fuori Birsa e dentro Stepinski. Nel finale il match diventa nervosissimo, vengono ammoniti Matos, Zuculini e Cacciatore e Damato deve più volte placare gli animi per evitare che si sfoci in risse.  Dopo 5' di recupero arriva l'atteso triplice fischio, il Verona vince il derby.

Finisce dunque 1 a 0 per la squadra di Pecchia che scavalca così il Crotone e si porta a 22 punti, ad una sola lunghezza dalla zona salvezza. Per il Chievo battuta d'arresto inaspettata e che non ci voleva, ora i cugini sono a tre punti e la zona rossa è vicina. 

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