È già tornata in campo la Serie A in questa 28esima giornata, dopo la sacrosanta interruzione a causa della tragedia che ha visto coinvolto Davide Astori. Inutile dirvi che i giocatori della Fiorentina, ad una settimana dalla scomparsa del proprio capitano, erano chiamati oggi ad una prova di maturità non indifferente nel lunch match in casa contro il Benevento. Prova superata per 1-0, con gol di Vitor Hugo, proprio il difensore che nell'undici titolare ha preso il posto del compagno italiano defunto: a fronte di una grande mole di possesso palla, solo un brivido nel finale creato dai campani, schiantatosi sul palo colpito da Coda (pareggiato, nel recupero, da un legno colto da Badelj). Di seguito la cronaca del match.

Stefano Pioli sceglie un 4-3-3 fluido ad inizio gara. Sportiello sta fra i pali, con Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo e Biraghi davanti a lui. Benassi, Badelj e Veretout stanno in mediana, con la novità Saponara sulla sinistra, al fianco di Chiesa e Simeone nel tridente. Risponde d'attacco Roberto De Zerbi, con un 4-1-4-1 che vede alle spalle di Coda quattro giocatori offensivi come Guilherme, Djuricic, Brignola e Lombardi. Cataldi sta in cabina di regia, andando a ritroso troviamo Sagna, Tosca, Djimsiti e Venuti. Puggioni è invece il portiere.

L'avvio chiaramente è condizionato sotto l'aspetto psicologico per entrambe le squadre, anche dopo il minuto di surreale silenzio di inizio gara. Nessuno sembra davvero concentrato sull'evento sportivo prima del tredicesimo minuto, quello corrispondente al numero di maglia del difensore deceduto, quando il gioco si ferma per fare spazio alla splendida coreografia della curva Fiesole. Poco dopo un'imbucata di Saponara dalla trequarti manda in porta Simeone, il quale controlla di petto e, da posizione favorevolissima, calcia prima del rimbalzo dove però c'è Puggioni, autore di un grande intervento. Lo stesso Cholito intorno alla metà della frazione di gioco scappa ancora con un gran dribbling al limite, ma sul rimbalzo fallisce nel piazzarla sul palo lontano dal centro-sinistra. Chiaramente, oggi la sua voglia di segnare sarebbe infinita, ma il piede trema.

È solo questione di tempo però prima che il destino faccia un piccolo regalo ai gigliati, misero in confronto alla disgrazia capitatagli. Su un cross da corner di Saponara verso il secondo palo, la sfera arriva precisa per il terzo tempo di quello che è proprio il sostituto di Astori, Vitor Hugo, il quale la piazza dritta davanti a sé per l'1-0. L'esultanza è chiaramente dedicata al capitano, con anche una maglia speciale per l'occasione. Anche l'italiano in precedenza assist-man prova ad iscriversi al tabellino, con un tiro a giro dalla lunetta troppo centrale per battere il portiere avversario. Siamo negli ultimi minuti di questa fase quando gli Stregoni accennano una reazione col tiro di Lombardi quasi al vertice dell'area, addirittura bloccato in due tempi da Sportiello sul primo palo.

In generale i giallorossi continuano un processo di miglioramento della propria prestazione nella ripresa. A livello agonistico gli avversari non calano per nulla, ma una serie di errori tecnici certamente non li aiuta a mostrare la differenza che in realtà ci sarebbe sotto questo aspetto - ancora una volta, poca concentrazione. Il risultato è un nulla di fatto per quanto riguarda le palle gol, ridotte all'osso anche da un calo atletico dei padroni di casa: l'unico tentativo porta la firma di Djuricic ed è centrale, rasoterra fra le braccia di Sportiello. Nemmeno il cambio di modulo tentato da De Zerbi basta, con l'inserimento di Diabaté in un 4-4-2 ultra-offensivo: l'unica occasione capita a Coda nel finale sugli sviluppi di un calcio d'angolo dalla destra, col cross che premia l'attaccante sul vertice sinistro dell'area piccola, ma si tramuta in una zuccata dritta sul palo davanti a lui. Nel recupero, con una brillante conclusione da fuori, anche Badelj coglierà un legno dai 25-30 metri, con un destro verso l'incrocio più lontano dal centro-sinistra. Al triplice fischio il tabellone dice 1-0 per gli uomini di Pioli.