Replicare a un destino scritto, mutare l'ordine delle cose. Il Crotone capovolge il pronostico, propone un bel calcio al pubblico dello Scida e si rilancia nella lotta salvezza grazie all'affermazione, netta, conseguita contro la Sampdoria. 

L'ex tecnico del Palermo si affida al 4-3-3, con un tridente tutto da gustare. Vista l'assenza pesante di Budimir, il reparto offensivo è  composto da Trotta, Nalini e Ricci che hanno il compito di mettere in difficoltà la solitamente attenta difesa blucerchiata. A centrocampo invece, Zenga opta per Stoian, Mandragora e Benali lasciando fuori Barberis. Sin da subito la gara viene giocata ad alti ritmi da parte del Crotone che si insinua nell'area avversaria tramite delle percussioni velocissime da parte dei suoi esterni. 6 minuti e il goal arriva sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Ceccherini spizza all'indietro per Trotta che, prontamente, non sbaglia davanti al portiere. La gara per la Sampdoria dunque diventa subito impegnativa, gli uomini di Giampaolo sembrano avere un atteggiamento eccessivamente passivo.

Nalini continua a divorarsi sulla fascia sinistra il povero Sala che non ha sicuramente la velocità impressionante del numero 9 rossoblu. Passano i minuti e non tarda ad arrivare il secondo goal dopo un rigore causato da un fallo ingenuo da parte di Silvestre, simbolo di un approccio errato. Dal dischetto va Trotta che viene ipnotizzato da Viviano, ma sulla ribattuta giunge prima di tutti Stoian che sigla la rete del raddoppio. 

La partita è catastrofica per la Sampdoria; Mandragora, Stoian e Benali recuperano tantissimi palloni nel mezzo del campo e fanno ripartire le azioni in modo oculato. Ogni reparto pitagorico è lucido e ben organizzato e il gegenpressing, non attuato in modo disordinato, impedisce alla Sampdoria di raggiunere i propri esterni e di lasciare libero spazio alla mente di Caprari. Zenga infatti alza la pressione sui giocatori chiave del gioco blucerchiato: Torreira, Ramirez e Caprari. Quest'ultimo, sulla carta schierato punta con Quagliarella, si abbassa spesso per far salire la squadra e trovare terreno fertile. L'allenatore del Crotone riesce a neutralizzare perfettamente il principio di gioco di Giampaolo, mandando in panne prima il reparto offensivo blucerchiato e in secondo piano la difesa, che sin dai primi minuti non tiene testa allo scatenato tridente pitagorico.

Ottiene una grande vittoria il Crotone, importante psicologicamente e in ottica salvezza.

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