Continua la polemica di Simone Inzaghi nei confronti del VAR. Anche durante la conferenza stampa pre-Bologna, il tecnico della Lazio ha infatti parlato dei possibili dodici punti in meno della sua rosa: "Penso che gli episodi siano sotto gli occhi di tutti, non dobbiamo guardare a ciò che è successo, ma guardare al Bologna facendo una partita giusta, dovendo affrontare una squadra di qualità. Sicuramente la nostra classifica è bugiarda, rallentata da molti episodi. Ci mancano dei punti, ma questo è uno stimolo. Domani sera con il Bologna avremo una opportunità".

In seguito, passaggio importante sull'Europa League e sul ricaricare le batterie dopo Kiev: "Sicuramente molto, i quarti sono un obiettivo che volevamo, sin dalla prima partita di Europa League. Siamo andati in Ucraina a fare una grandissima partita, di personalità, loro non avevano ancora perso in casa. Per passare il turno dovevamo fare qualcosa di straordinario. Il Salisburgo? Ci penseremo a tempo debito, la mia testa è a Bologna. Vorrei dire, a chi è contento, di andarci piano. Non perdono da 33 partite tra Europa League e campionato austriaco. Ha eliminato Real Sociedad e Borussia Dortmund. Andrei cauto".

Prima di concludere la conferenza stampa, Simone Inzaghi ha parlato di alcuni calciatori a disposizione della rosa biancoceleste: "Nani? Quando Immobile, Felipe Anderson e Luis Alberto saranno stanchi giocherà di più. Leiva penso che possa rimanere nella storia della Lazio, ha avuto un inserimento lampo, record, le qualità del giocatore erano fuori discussione, ma dopo 10 anni in un determinato campionato non è semplice cambiare. Già in ritiro avevo intuito si sarebbe inserito velocemente, è un calciatore intelligente, che chiede spiegazioni all'allenatore. Per noi è stato un grandissimo acquisto".

In ultimo, il tecnico della Lazio ha parlato di Felipe Anderson e Ciro Immobile: "Sono giocatori che hanno fatto benissimo, a Kiev hanno giocato un'ottima gara. Hanno lavorato molto, erano i primi ad aiutarci in fase di non possesso, al di là del gol o meno. L'essere squadra parte dai nostri attaccanti. Luis Alberto può fare quel che vuole, con la qualità che ha, anche la mezz'ala".