Dal campionato brasiliano a quello tedesco, passando per la consacrazione definitiva in Germania nella squadra più forte della Bundesliga. Al netto di questa sua carriera, adattarsi alla Serie A non è cosa da poco. Soprattutto in questa annata, dove la Juventus sembra aver finalmente trovato un degno avversario che riesce a darle filo da torcere. Non più dunque un campionato che già a febbraio sembrava avesse già detto tutto. Lo scontro al vertice tra Juve e Napoli sta dando vita ad una battiglia che non si vedeva ormai da tantissimo tempo. Senza contare il fatto che ci sono ancora una Champions League ed una finale di Coppa Italia in ballo.

Il mercato bianconero ha dato delle direttive ben precise quest'anno. Una Juventus votata all'attacco e con ricambi di qualità, funzionali a garantire una multitudine di moduli che variano dal 4-2-3-1 al 4-3-3. Anche e soprattutto a causa dei soliti infortuni che quest'anno come non mai stanno falcidiando i bianconeri, soprattutto in attacco. E purtroppo per i giocatori coinvolti, non stiamo parlando di brevi stop ma di lunghissime degenze. Come quella di Cuadrado, sottoposto ad un intervento. Poi Dybala, fermo per oltre un mese. Ed infine Federico Bernardeschi, la cui stagione si trova appesa ad un filo e nel suo miglior momento di forma. Ma questa situazione quasi paradossale vede comunque brillare una stella verdeoro, che poco a poco ha preso per mano la Juventus nei momenti più critici garantendo prestazioni di qualità indiscussa.

Con quel suo numero 11, Douglas Costa è riuscito a ritagliarsi quel posto da titolare che tutti si aspettavano e senza troppa fretta, come piace tanto ad Allegri. La gestione di questi giovani giocatori è sempre stata perfetta. Si veda ad esempio Dybala, integrato poco a poco nell'undici titolare. Sorte analoga, sebbene più forzata, è toccata anche a Douglas Costa che da riserva di lusso è passato a titolare indiscusso. Complice anche l'infortunio di Cuadrado che ha lasciato vacante quel posto sulla fascia destra. A suon di corsa e dribbling, Douglas Costa ha ormai messo i chiodi sulla fascia destra, diventando importante quasi quanto Higuain, il giocatore più utilizzato da Allegri fino ad oggi. Ben quattordici gli assist del brasiliano (Fonte: Legaseriea.it) e tre i gol. Forse i numeri non sono quelli del grande campione ma è risaputo come essi siano abbastanza fuorvianti.

Douglas Costa è quel tipo di giocatore che sa come spaccare una partita, colui che da il La alle manovre d'attacco. Ed anche se non risulta essere decisivo con un gol o con un assist, il suo zampino c'è sempre. Magari portandosi via un uomo (o anche due) o ancora lanciando un contropiede con la sua rapidità. Come salta l'uomo Douglas Costa, pochissimi in Europa. Il brasiliano è dietro i due mostri sacri del calcio ed in Italia ha incrementato questa sua indiscussa qualità. Manca ancora quel gol in Champions League ma per ora non c'è fretta. La marcatura non è mai stata un'ossessione per Douglas, tantomeno nelle sue corde. Ciò che importa è che dia palloni ottimi a chi invece fa del gol il suo mestiere. E ad oggi, non ci si può certo lamentare.

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