Filippo Romagna sta vivendo una seconda vita a Cagliari. Dopo una parentesi personale altalenante con le maglie di Novara e Brescia, il difensore svezzato dalla Juventus Primavera si sta confermando come uno dei giovani prospetti più interessanti, confermando le proprie doti a suon di buone prestazioni. Dopo la morte di Astori, il classe '97 ha dato anche prova di maturità, "lasciando" il suo numero 13 e prendendo il numero di maglia 56: "Ho parlato con Astori solo una volta - ha detto il difensore in esclusiva a La Gazzetta dello Sport - e ho apprezzato subito il suo spessore umano. È giusto che il numero 13 del Cagliari rimanga suo per sempre" chiosa Romagna.

Passaggio importante, poi, quello sulla convocazione in Nazionale Under 21, tappa quasi obbligata dopo le altre apparizioni nelle categorie minori: "È sempre un’emozione vestire l’azzurro, poi farlo con la fascia di capitano al braccio è un ulteriore motivo di orgoglio. Credo sia il sogno di tutti. Cosa è cambiato da Di Biagio ad Evani?  Direi poco, anche perché il gruppo è lo stesso e giochiamo insieme da tanti anni. E poi in tutte le selezioni giovanili i principi di gioco sono gli stessi, per questo per noi è stato subito facile passare dal 4-4-2 al 4-3-3. Con Evani già nel Mondiale Under 20 partimmo con un sistema per poi passare all’altro". 

In seguito, Filippo Romagna ha parlato della sua esperienza al Cagliari: "La Serie A ti migliora, ovvio. Ma credo ci siano ancora tantissime cose sui cui lavorare per crescere, su tutte fisico ed esperienza. Quale avversario mi ha colpito nello specifico? Ammetto di essere rimasto colpito dal Papu Gomez, ma pure da Mertens e Insigne. Giocatori di una qualità incredibile che vanno a 200 all’ora e fanno sembrare tutto facile". In ultimo, il difensore nato nella Juventus Primavera ha parlato della convocazione di Cutrone e Chiesa in Nazionale maggiore: "Sicuramente un bel segnale per tutti noi. Siamo felici per loro, se la sono meritata con le prestazioni. L’augurio è che entrambi possano rimanere su, anche se egoisticamente qui da noi potrebbero darci una grandissima mano in vista di Europeo e qualificazione all’Olimpiade di Tokyo 2020. Però credo anche in questo gruppo ci siano tanti buoni giocatori pronti a rimpiazzarli al meglio". 

Passaggio importante, infine, sul prossimo futuro: "Voglio lavorare tanto per migliorarmi sempre. Col Cagliari spero che la salvezza possa arrivare quanto prima mentre in Nazionale, beh, la prossima estate vogliamo essere protagonisti" afferma senza giri di parole.