Prova di forza del Palermo che sommerge di gol (4-0) il Carpi di Calabro. Grande protagonista di giornata il brasiliano Coronado che scrive per ben tre volte il suo nome sul tabellino di gara. Anche La Gumina tra gli scorer, in una vittoria di grande importanza poichè permette alla truppa di Tedino di cementare la terza piazza e mettersi in scia del Frosinone (55 contro 54, con i siciliani che devono ancora recuperare una partita). Carpi non pervenuto, prestazione scialba, vuota, che rimanda a futuri esami la compagine emiliana. Lasciati per strada punti pesanti in ottica rincorsa alla zona playoff.

Schieramenti speculari, entrambi gli undici disegnati con il 3-5-1-1. Tedino costretto a fare a meno di 10 elementi tra nazionali (6) e infortunati (4) e rispolvera Rajkovic dal 1', Gnahorè confermato cardine della mediana. A supporto dell'unica punta La Gumina c'è il jolly Cotonado. Mister Calabro punta sulla velocità di corsa delle sue ali, Bittante e Pachonik, Sabbione funge da trequartista per supportare il colored Nzola. Out Mbakogu, impossibilitato a timbrare il cartellino nella sua ex casa.

Ritmi lenti in avvio, più sbadigli che note di cronaca. Il Palermo è soporifero, come l'ambiente del 'Renzo Barbera'. Possesso palla fine a se stesso, i biancorossi fanno densità a centrocampo, badando più a difendere che ad offendere. Il nulla cosmico nel primo quarto d'oro, poi ecco la scintilla palermitana: Jajalo affossato in area da un calcione di Verna in pieno petto, rigore ineccepibile che Coronado trasforma con freddezza, 1-0 al 18'. La sfida è tutt'altro che frizzante, il canovaccio non varia. Lo schiaffo subìto non smuove il Carpi, che continua a non giocare, almeno fino al 40', minuto nel quale Verna si lancia in contropiede provando la soluzione personale, tiro centralissimo, con Pomini che finalmente si sporca i guantoni. Gnahorè tenta la sventola dai 30 metri in chiusura, vola e devia in corner Colombi. Tutto qui i primi quarantacinque di gioco, con il Palermo in vantaggio senza strafare, il Carpi ci spiega a chiare lettere perchè è il peggior attacco della B (soli 26 centri in stagione in 30 partite).

I rosanero entrano in campo vogliosi di chiuderla, e trovano il punto del 2-0 dopo poco più di un minuto. Invenzione di Jajalo, nel corridoio un filtrante vellutato per Rispoli, cross in mezzo di quest'ultimo che esalta l'appuntamento in scivolata di Coronado. Doppietta per il calciatore di Londrina. Il Carpi tira sù un pò il baricentro, alza il pressing, la musica però non cambia, quindi Calabro si gioca la carta Melchiorri. Ma ruminano in campo gli avanti carpigiani, mai una volta riforniti a dovere dal resto della squadra. L'unico che prova a creare scompiglio tra le maglie palermitane è Garritano, che però si accende e spegne ad intermittenza e si perde quando deve concludere in porta. Mbaye invece è pasticcione e perde tanti palloni. Appena i padroni di casa accelerano sono dolori, ed al 68' Rolando in ripartenza calibra un pallone al centro dove La Gumina compie un movimento estetico molto bello, attacca il primo palo da vero numero nove e di piatto sinistro fa tris. Notte fonda per il Carpi, con Jelenic che sostituisce Verna, ma la gara ha ormai poco da raccontare.

Jajalo calcia forte verso la porta di Colombi impensierendolo non poco prima di abbandonare il campo, Coronado poi fa 4-0 (tripletta per lui) con un destro a giro in stile Insigne. Davvero bello il gesto tecnico del brasiliano, che si porta a casa il pallone ponendo fine alla goleada siciliana. C'è tempo per l'esordio stagionale del giovane belga Fiore e per il palo colpito da Murawski, poi la contesa giunge al suo epilogo con gli ultimi minuti vissuti più con l'orecchio alle radioline sintonizzate sui campi di Pescara e Terni che a quanto accade sul terreno di gioco della 'Favorita'.

 

 

 

 

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Andrea  Indovino
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