Smaltite le coppe europee, si torna in campo per la Serie A: sabato ricchissimo, che vedrà la Juventus in campo a Benevento per inaugurare le danze. Nel pomeriggio, però, prenderà vita una delle sfide più interessanti del turno: la Roma infatti, di ritorno dalla trasferta di Barcellona, ospita una delle squadre più in forma del campionato, la Fiorentina.

I giallorossi, come detto, arrivano dal pesante 4-1 incassato al Camp Nou: prevedibile la sconfitta contro i marziani di Valverde, ma la Roma esce dal confronto con onore, forte di una partita equilibrata, giocata a viso aperto e condizionata anche dagli episodi, pur con i blaugrana praticamente sempre in controllo del ritmo. Comunque, si tratta della prima sconfitta nelle ultime 6, che arriva però dopo il pari esterno di Bologna, strappato nel finale dal subentrante Dzeko: c’è bisogno di vincere subito per allontanare qualsiasi spettro e riprendere il ritmo della zona Champions.

In campionato, comunque, i giallorossi non perdono da oltre un mese (0-2 concesso al Milan): da allora le vittorie contro Napoli (2-4), Torino (3-0) e Crotone (0-2) oltre all’1-0 rifilato allo Shaktar per passare il turno in Champions. I ragazzi di Di Francesco guidano il trenino dietro le prime due, al terzo posto con 60 punti in 30 partite, ma devono guardarsi le spalle da Inter e Lazio.

Dall’altra parte, invece, in condizioni normali si dovrebbe parlare di un momento super-positivo per la Fiorentina di Stefano Pioli, che invece ha vissuto tutto l’ultimo mese con un macigno nel cuore, quello dovuto alla scomparsa del capitano Davide Astori. Tutta la negatività di una tragedia così improvvisa, però, è diventata benzina per il motore dei viola, che nel ricordo del loro uomo-simbolo hanno inanellato una serie impressionante di vittorie.

Ben cinque le W di fila per i toscani, compreso l’1-0 contro il Chievo all’ultima gara disputata dallo sfortunatissimo Astori. Dopodiché, con lo stesso risultato i ragazzi di Pioli si sono liberati del Benevento, prima di avere la meglio anche su Torino, Crotone ed Udinese. Un solo gol subito ed otto segnati, i viola hanno rilanciato anche la loro candidatura per un posto in Europa League: attualmente, infatti, occupano l’ottavo posto tra Atalanta e Sampdoria, tutte a quota 47 punti. Sostanzialmente, da qui inizia un mini-campionato di otto giornate che vale un posto ai preliminari.

Per quanto riguarda le probabili formazioni, Eusebio Di Francesco dovrebbe accantonare, almeno per il momento, l’ipotesi Patrick Schick, rilanciando un Edin Dzeko da sei gol nelle ultime sette apparizioni. Con lui, davanti, non ci sarà Cengiz Under, infortunato, così come Perotti, fermo per una contusione al polpaccio: tridente abbastanza obbligato con Defrel ed El Shaarawy. In mezzo Gonalons dovrebbe far rifiatare De Rossi in vista del ritorno contro il Barcellona, mentre il ballottaggio per i due posti da mezzala è complesso: Nainggolan ha recuperato dalle noie muscolari ma non è ancora al meglio, se non dovesse farcela è pronto Pellegrini con Strootman, ma attenzione anche a Gerson che lotta per una maglia dal primo minuto. Dietro, invece, Kolarov e Bruno Peres dovrebbero essere gli esterni, con Juan Jesus a dare riposo ad uno tra Fazio e Manolas. Tra i pali, ovviamente, Allison.

Roma (4-3-3): Alisson; Peres, Manolas, Juan Jesus, Kolarov; Strootman, Gonalons, Pellegrini; Defrel, Dzeko, El Shaarawy. All. Di Francesco

Dall’altra parte possibile 4-3-1-2 per Stefano Pioli, che dovrebbe schierare Pezzella e Vitor Hugo davanti a Sportiello, con Biraghi ed uno tra Milenkovic e Laurini. Ancora out Badelj e Thereau, in mezzo sarà Cristoforo a completare il reparto con Veretout e Benassi, mentre Saponara agirà da rifinitore dietro al rinato Cholito Simeone e ad uno tra Eysseric e Falcinelli.

Fiorentina (4-3-1-2): Sportiello; Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo, Biraghi; Cristoforo, Veretout, Benassi; Saponara; Simeone, Eysseric. All. Pioli

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Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.