Giornata decisiva per il Crotone. Le speranze di permanenza in A dell'undici diretto da Walter Zenga passano dal doppio confronto con Bologna e Genoa. La squadra si trova in un vortice negativo, cinque le sconfitte nelle ultime sei uscite. Nel turno in archivio, quattro scoppole rimediate con il Torino. Serve una scossa, come confermato dal tecnico. Il pubblico di casa - fischio d'inizio alle ore 15 del signor Calvarese - può spingere il gruppo oltre la crisi. Il match con il Bologna, sulla carta, appare favorevole. La compagine felsinea ha all'attivo 35 punti, manca solo l'aritmetica certezza per chiudere il discorso salvezza. Donadoni - futuro da decifrare - ha poco da chiedere ai suoi, se non un finale all'altezza per mantenere l'undicesima posizione. Due prestazioni di buon livello con Roma e Lazio - 1-1 in entrambi i casi - per raggiungere questo incrocio. 

Crotone - Sono come sempre diversi i problemi per l'ex portiere dell'Inter. Il Crotone non può disporre di Budimir, Benali, Simic, Izco e Nalini. 4-3-3, con Trotta a fungere da ariete. I due esterni d'attacco sono rapidi, tecnici. Ricci prende il fronte destro, dall'altra parte Stoian. Mandragora è il perno in mediana, le mezzali sono Rohden e Barberis. Capuano e Ceccherini sigillano la porta di Cordaz, Faraoni e Martella garantiscono spinta laterale. 

Bologna - La margherita di Donadoni è invece piuttosto ampia. Alcuni ballottaggi sono tuttora in essere. Donsah e Dzemaili si giocano un posto a centrocampo, Torosidis insidia Mbaye a destra. 

Mirante tra i pali, De Maio e Helander formano la coppia centrale, i laterali bassi sono come detto Mbaye - o Torosidis - e Masina. Pulgar è il punto d'equilibrio, certa la presenza di Poli. Nel tridente, Palacio e Verdi. L'argentino parte da prima punta, con Di Francesco al largo.