Vigilia di Real - Juventus. Atto secondo, dopo lo 0-3 dell'Allianz Stadium. Qualificazione indirizzata, serve un'impresa in terra di Spagna alla signora. Insieme al tecnico Allegri, presente capitan Buffon al cospetto della stampa. Il numero uno introduce la sfida. "La mentalità con la quale affronteremo la partita sarà la solita, cioè fare una partita da Juve, sensata, per cercare di ottenere il miglior risultato possibile". Nessun assalto quindi al fortino del Madrid, 90 minuti per costruire e rifinire il colpo. 

Non può mancare l'accenno a Ronaldo, protagonista indiscusso della gara d'andata. Uno a zero da rapace, poi il gioiello in rovesciata. "In questo momento è il giocatore più decisivo, perché fa gol sempre e con una continuità impressionante". Da CR7 a Buffon stesso, tiene banco il futuro dell'estremo. Proseguire o meno una carriera da leggenda? "C'è la possibilità che sia l'ultima di Champions, ma non è una possibilità che mi deprime o che mi suscita pensieri negativi. Bisogna sempre prendere l'aspetto positivo delle cose"

Difficile, come detto, ribaltare il verdetto, ma la partita di domani resta estremamente importante per diversi motivi. "A prescindere da ciò che è successo all'andata, è una partita che va onorata al meglio perché sono palcoscenici talmente importanti, e siamo noi talmente importanti, che ogni gara va giocata cercando di fare risultato". 

"Nella vita bisogna per forza tentare l'impossibile, perché è uno stimolo per tutti noi. Il tentare l'impossibile ti può far uscire dal Bernabeu con sensazioni positive. Noi abbiamo bisogno anche di questo, uscire da una competizione simile, ma avere la sensazione di sentirci una squadra di livello", non è solo una questione di qualificazione e Buffon lo esplica al meglio. La Juventus deve dimostrare di poter sedere al tavolo che accoglie l'élite continentale. 

Parole di elogio, poi, per Zidane. Buffon celebra l'allenatore del Real e ne ribadisce la grandezza. "Sempre un piacere avere a che fare con persone di quel calibro, alla fine ti accorgi che esci arricchito". 

C'è spazio, infine, per il film d'andata. Il portiere analizza il primo confronto, non tutto è da buttare. Dopo l'errore iniziale, Juventus più volte vicina al pari e sullo stesso piano del Real. "Fino a quando siamo stati in undici abbiamo fatto una bella gara". Resta però un gap evidente, che sorvola la malasorte. "Penso che anche quando le cose vanno tutte male ed a loro tutte bene c'è una differenza alla base, una qualche forza e consapevolezza". 

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