Il tonfo con la Fiorentina - 0/2 - rientra nell'ordine naturale delle cose. La Roma, rivoluzionata, presta il fianco, l'attenzione è ovviamente al match di ritorno con il Barcellona - fischio d'inizio alle 20.45. Si riparte dal risultato netto del Camp Nou, 4-1 per la compagine diretta da Valverde. Alla truppa giallorossa serve un'impresa titanica, occorre battere i maestri con tre reti di scarto. Di Francesco, in conferenza, lancia il guanto di sfida, non si considera battuto all'alba della gara. 90 minuti per ribaltare il pronostico, per dare lustro a una campagna continentale fin qui ottima. 

Diversi dubbi albergano nella mente del tecnico. La margherita a disposizione è ampia, recupera anche Under, destinato però alla panchina. Il primo interrogativo è in seno al modulo, Di Francesco oscilla tra il tradizionale 4-3-3 e l'inedito o quasi 3-4-1-2. Fazio e Manolas sigillano la porta di Alisson, con Kolarov e Florenzi in corsia. Attenzione alla carta Bruno Peres. Il brasiliano, positivo in terra di Spagna, può dare maggiore sbocco in fase d'assalto. Con l'ex Torino nell'undici, Florenzi punta esterna nel tridente. De Rossi prende la regia, Nainggolan è l'incursore. Il moto perpetuo del belga è fondamentale per interrompere il fraseggio ospite. Dzeko è il terminale, El Shaarawy scatta da sinistra. 

In caso di difesa a tre, Kolarov da terzo centrale. Formazione malleabile, quest'ultimo può infatti agilmente scivolare al largo. Florenzi ed El Shaarawy a tutta fascia, Nainggolan da trequartista e Schick in coppia con Dzeko. Schieramento intrigante, per talento dei singoli ed impatto. Osare da subito o replicare l'ottimo avvio del primo atto sperando in un pizzico di buona sorte? Di Francesco riflette in attesa dell'ultima chiamata. 

(Nell'immagine sottostante è presente Perotti, indisponibile per questa partita*)

Le parole del tecnico 

"Ogni volta è una responsabilità, dobbiamo giocare sempre al meglio. Dobbiamo rispondere al 4-1 subito all'andata. La gente deve essere la nostra arma in più, ma dobbiamo essere noi a trascinarli".

La conferenza completa