Due punti nelle ultime tre partite giocate e la sensazione di una squadra che inizia a pagare a livello fisico le poche alternative di qualità e la lunga rincorsa degli ultimi tre mesi. Oltre a tutto questo, il Milan di Gattuso si trova ad affrontare il Napoli di Sarri a San Siro, in una sfida che mette in gioco punti molto pesanti per gli obiettivi delle due squadre: scudetto per Sarri e un posto in Europa per Gattuso.

In conferenza stampa, l’allenatore del Milan respinge le accuse di chi vede un Milan sulle gambe: Dopo tre mesi di tante vittorie, iniziavano a piacerci certi risultati. Dopo gli ultimi punti ho visto un po' di tristezza ma dobbiamo continuare, non possiamo lasciare nulla al caso. Il peggio è quando vedo i miei ragazzi con le infradito e i pantaloncini corti, quando invece sono incazzati è un bel segnale. Ho dato due giorni di riposo alla squadra ma mercoledì ho subito parlato con tutti perché vedevo troppe facce abbattute.

Con il Sassuolo abbiamo dato continuità di gioco ma serve migliorare davanti, la squadra però sta bene e non è vero che siamo stanchi. Maciniamo gioco, ci proviamo sempre e non subiamo troppo gli avversari. Tranne l'ultimo quarto d'ora con la Juventus, siamo vivi. Però è normale che dopo 3 partite fai due punti, si vede qualche segno di scoramento. Ma serve continuare sulla nostra squadra”.

Certo affrontare il Napoli non è per niente semplice come spiega ancora Gattuso: “Per domani non basta solo lo spirito. Ci vuole coraggio, determinazione, organizzazione, quando mi riguardo giocare non è un bel vedere, non mi piaccio tanto ma era nel mio modo di essere. Domani non dobbiamo solo pensare ad avere la faccia incazzata, serve capire come affrontarli. Sarà necessaria una grandissima prestazione. Sappiamo come giocano, fanno venire mal di testa agli avversari, dovremo essere bravi in tutto se vogliamo fare risultato”.

 

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Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni