Finisce 0-0 a San Siro tra Milan e Napoli, con le formazioni di Gattuso e Sarri che si annullano e non riescono a farsi del male. Sorride la squadra di casa, che ferma i partenopei riuscendo a limitare il potenziale degli ospiti, lenti e spesso sterili nella fase di impostazione. Napoli ancora una volta poco lucido nelle verticalizzazioni e nella finalizzazione, che rischia sulle conclusioni dalla distanza di Bonaventura e Calhanoglu, e sfiora il vantaggio soltanto nel finale con Milik. Pareggio che fa felice soprattutto la Juventus, che ha l'occasione di allungare a più sei ed ipotecare lo Scudetto. 

Schieramenti speculari per Rino Gattuso e Maurizio Sarri. Il rossonero schiera Zapata e Musacchio davanti a Donnarumma, mentre il partenopeo deve rinunciare a Mario Rui a sinistra: c'è Hysaj. Sfida a centrocampo con Kessie, Biglia e Bonaventura da una parte, Allan, Jorginho ed Hamsik dall'altra. Kalinic centravanti per i padroni di casa, Mertens per il toscano. 

Foto Ssc Napoli Twitter
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Chiaro fin dal principio il mantra di Gattuso, il quale schiera il suo undici tutto alle spalle della linea della palla, chiudendo tutte le linee di passaggio ai portatori di palla partenopei, ma non rinuncia a giocare. Anzi, è proprio il Milan nei primi dieci minuti a rendersi maggiormente pericoloso, con Bonaventura dal limite - Reina in angolo - e Kalinic di tetsa - palla di poco a lato. Il Napoli si vede invece in ripartenza: Callejon prova il destro dal limite, palla larga. Gli azzurri iniziano a giocare e, al primo fraseggio tra i tre attaccanti, Mertens viene liberato da Insigne nello spazio: il sinistro del belga è impreciso, centrale e facile per Donnarumma. 

Gli ospiti provano a salire di colpi ed intensità, ma devono fare attenzione sui tagli di Kalinic a centro area: Koulibaly sbroglia la matassa, ma i rossoneri restano pericolosi e velenosi appena possibile. La manovra del Napoli risulta invece lenta e prevedibile, con i padroni di casa che coprono bene gli scambi centrali offrendo agli azzurri le folate, sterili, sulle fasce laterali. Alla mezz'ora Hamsik ci prova dal limite, Donnarumma controlla; cinque minuti più tardi Insigne prova a mettersi in proprio, saltando due uomini e calciando a giro di destro, palla di poco a lato. Dalla parte opposta Reina salva su Calhanoglu dal limite, mentre Mertens spreca poco prima dell'intervallo. 

Foto Ssc Napoli Twitter
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L'avvio di ripresa sembra molto più pimpante nelle fasi iniziali. Insigne imbecca Hamsik in area, lo slovacco cerca un inserimento sul secondo palo, ma sia Mertens che Callejon osservano. Dalla parte opposta il sinistro di Suso termina altissimo, ma è il Napoli a farsi preferire, alzando il baricentro dell'azione e recuperando più spesso la sfera. Dopo il decimo il Milan torna a rifiatare, trovando nell'esterno spagnolo un perfetto alleato per allentare la pressione. Sarri mischia le carte al ventesimo, inserendo il duo polacco Milik-Zielinski al posto di Mertens ed Hamsik, decisamente opachi. Il centravanti ha immediatamente un'opportunità, ma cicca a centro area. 

Negli ultimi venti minuti finali la squadra di Gattuso accusa la fatica e si rintana nella propria metà campo, mentre i partenopei provano ad assediare l'area rivale ma riescono soltanto a conquistare un paio di calci d'angolo i quali risultano innocui. Zielinski si vede per la prima volta in partita a dieci dalla fine, quando imbecca perfettamente Insigne nello spazio: stop e sinistro di controbalzo, Donnarumma respinge. San Siro carica i rossoneri, i quali risalgono la china grazie a due conclusioni dal limite di Biglia che trova l'opposizione della difesa napoletana: i quattro corner di fila non producono effetti, con André Silva che mette alto da pochi passi.

Ad un minuto dal termine la migliore opportunità per gli azzurri: Insigne spizza di testa, Milik tutto solo a tu per tu con Donnarumma incrocia, ma quest'ultimo è strepitoso nel deviare in angolo. E' l'ultima emozione del match, che termina in pareggio, con il Milan e Gattuso che possono sorridere, mentre i partenopei hanno decisamente meno motivi per farlo.