Il Parma viola il Del Duca e conquista il secondo posto in solitaria aspettando Frosinone e Palermo impegnate domani. Basta Calaiò per i 3 punti. Ascoli che resta terzultimo, le dirette concorrenti alla salvezza possono allungare. 

Nemmeno il tempo di studiare tattiche e schemi che il Parma è già avanti. Spunto personale di Calaio, che si ritaglia spazio sulla trequarti, carica il mancino ed esplode; Lanni vede partire in ritardo la conclusione, devia ma non evita il gol. Solita esultanza con la lingua a penzoloni per uno degli attaccanti più conosciuti in cadetteria. L'Ascoli non si piange addosso, è consapevole che servono punti e carica a testa bassa. Cattiveria agonistica per gli uomini di Cosmi, che scaldano i guantoni dell'estremo difensore ducale. E' infatti Ganz, al 6', a prendere il tempo a Lucarelli ed a impattare di testa verso la porta, ottimo il guizzo di Frattali. Il Parma crea pericoli sulle fasce, e gioca bene palla a terra; al 12', Siligardi svernicia sulla corsa Mignanelli, entra in area e mira il secondo palo. Lanni battuto, palla che sfila sul fondo.

Il cuore del primo tempo racconta equilibrio, mentre Gagliolo, al 21', non riesce a calciare bene sulla sponda di Lucarelli. Al 26', Mazzocchi fa mulinare le gambe sulla destra, vince un rimpallo e prosegue la sua corsa, cross avvolgente a cercare Dezi solo in area che impatta al volo e getta alle ortiche una grande occasione. Fa paura il Parma, che schiaccia l'Ascoli e crea; ad entrare in cabina di regia stavolta è Siligardi, che manda al bar tre giocatori bianconeri e calcia con il mancino, palla che sfila a pochi centimetri dal palo. Al 33', Baraye sfrutta benissimo il buco centrale lasciato dagli avversari, riceve senza pressione, ma sbaglia a dosare la conclusione. Due minuti più tardi, finalmente Ascoli, con la conclusione dal limite di Monachello. Succede poco negli ultimi 10 minuti, sull'ammonizione di Mengoni termina la prima frazione. 

La ripresa si apre con la fiacca conclusione di Barillà, servito dopo una grande cavalcata  di Iacooponi, e con il sinistro a giro di Calaiò che non suscita problemi. Cosmi cambia subito Buzzegoli - acciaccato dopo lo scontro a fine primo tempo - con Kanouté, ma la musica sembra non mutare. Al 10', Addae effettua il cross dalla destra, Mazzocchi si perde Mignanelli alle spalle che svetta; nulla di fatto, palla sul fondo. Prima girandola di cambi; Cosmi passa a 4 dietro ed inserisce Clemenza a posto di Mengoni, D'Aversa cambia un malconcio Dezi con Vacca. L'Ascoli si prodiga, prova a creare, ma pecca sotto il profilo della qualità e della fluidità della manovra. Al 22', ottimo stacco di Mogos da corner che trova attento Frattali.

Al 27', squillo importante dei ducali; controlla palla Baraye,scarta due giocatori in area, e calcia; con il piedone respinge Lanni. Stesso copione cinque minuti dopo, con Baraye che trova ancora l'estremo difensore sulla sua strada a negargli la gioia del gol. I crampi colpiscono il numero uno bianconero, costretto a restare in campo, mentre Clemenza scocca un tracciante dalla distanza non trovando la porta. Pochi spunti fino al 45', ma il recupero cospicuo dona nuova linfa all'Ascoli. Al 46', Monachello cerca di sorprendere Frattali con un tiro dalla distanza, ma l'estremo difensore ci mette i guantoni e respinge. Ma il forcing non produce risultati, vince il Parma