Da un virtuale più nove ad un reale più quattro. Da un pezzo di scudetto cucito sulla maglia ad una pressione infinita per il big match di domenica sera. Il bello del calcio è anche questo: mai dare nulla per scontato. Sembrava essere una trasferta agevole ma la sindrome di Ferrara ha colpito anche Crotone. Due trasferte che hanno portato due miseri punti alla capolista, che vede il Napoli avvicinarsi sia per la partita in programma domenica che in classifica. Qualcosa non gira bene in trasferta con le piccole, il che appare inspiegabile al netto della prestazione sontuosa del Bernabeu. Probabilmente è tutta una questione di stimoli, soprattutto se andiamo a considerare anche Wembley.

Il massiccio turn over in mediana ha mostrato la vulnerabilità della Juventus in fase di creazione, complice anche un Dybala che sembra essere tornato quello opaco di fine anno. Senza Pjanic e Khedira, Marchisio e Sturaro non hanno dato la qualità che i due grandi assenti sono soliti fornire. E forse, quella che è pesata di più è l'assenza del tedesco, punto in comune anche nella partita contro la Spal. Un'assenza che di fatto non ha garantito il solito equilibrio ed ordine che Khedira riesce a dare. Si conferma invece su di giri Douglas Costa, autore dell'ennesimo assist in campionato per un redivivo Alex Sandro, quantomeno in chiave gol, che con questa marcatura ha eguagliato il suo record personale in maglia bianconera.

La partita l'ha fatta la Juventus, come da pronostico. E sempre da pronostico, il Crotone è rimasto chiuso nella propria tre quarti campo sfruttando le ripartenze per pungere. La classica partita di chi vuole limitare i danni contro una squadra che sulla carta gli è nettamente superiore. La Juventus ci ha provato ma con troppa sufficienza. Mancava un raccordo tra centrocampo ed attacco, mancava ordine. Mancava dunque la qualità. Solo Douglas Costa ha saputo dare momenti di buon gioco d'attacco. Troppo poco però soprattutto se Higuain e Dybala sono rimasti fin troppo nascosti dagli schemi di gioco. A questo punto, il dubbio è più che lecito: Dybala è funzionale a questa Juve? Le qualità tecniche del giocatore dicono di sì ma è altrettanto oggettivo che senza la Joya, la Juventus ha un sistema molto più funzionale alla vittoria finale. Soprattutto quando il numero dieci non è in giornata.

Si potrebbe anche tirare in ballo la sfortuna, con un Cordaz che si traveste da Buffon e sventa due gol praticamente già fatti: il volo sul tiro di Matuidi e la parata d'istinto su Higuain sono due capolavori per il ruolo del portiere. Senza nulla togliere alla parata in stile futsal di Szczesny sulla punizione a due, l'unico vero pericolo corso dalla retroguardia bianconera, al netto del gol fantascientifico di Simy che ha voluto omaggiare Cristiano Ronaldo. Proprio la difesa della Juventus meriterebbe una tirata d'orecchie. Non tanto per il gol subìto quanto per la cattiva lettura di alcune azioni e per la totale mancanza d'aiuto in fase di manovra. Passaggi orizzontali ben poco utili alla creazione del gioco. Favorevoli al Crotone, che poteva rifiatare e risalire la china per dare pressione a chi il gioco doveva (avrebbe dovuto) crearlo.