Vince 2-1 l'Inter di Luciano Spalletti contro il Chievo di Maran, grazie ai gol dei soliti Icardi e Perisic. I nerazzurri continuano il filotto di vittorie consecutive, rispondendo alle vittorie di Lazio e Roma. La beneamata non può e non deve mollare a quattro giornate dalla fine, cercando di raggiungere l'obiettivo di inizio anno: la Champions.

Una gara che ha visto l'Inter fare la partita e giocare a calcio e un Chievo che, quelle poche volte che superava la metà campo nerazzurra, dimostrava di avere sempre le idee chiare sul da farsi, creando 4-5 volte situazioni di pericolo alla retroguardia difensiva nerazzurra. Tre punti, tuttavia, conquistati ma con il brivido finale, quando Tomovic in spaccata alla destra di Handanovic non riesce a mettere dentro il gol del pareggio. 

Ha parlato al termine della gara ai microfoni di Sky Sport, il tecnico nerazzurro Luciano Spalletti.

Sul campo ostico di Verona e sui minuti finali di gara: "Siamo entrati in campo non riuscendo a dominare subito, e si sa che quando vieni a giocare contro questo Chievo risalito di condizione, che ha mostrato di essere in forma nei suoi uomini più importanti. Ha iniziato a fare questa palla lunga col duello aereo che ci ha creato un po' di problemi, poi però quando abbiamo gestito il pallone la gara l'abbiamo fatto.

Non abbiamo scelto benissimo quando c'era da chiudere l'azione, abbiamo fatto qualche errore di troppo ma la partita l'abbiamo fatta. Nel finale non tanto bene, non gli siamo saltati addosso, gli abbiamo concesso di tirare la palla in area anche dalla distanza, questi 7-8 minuti ce li potevamo evitare. Però tutto sommato è una buona vittoria contro una squadra in salute".

Sull'importanza di Icardi nel tenere alta la squadra:"E' lui che ogni qualvolta va ad analizzare quelli che sono i suoi comportamenti deve trovare qualcosa da metterci e riuscire a migliorare sempre nel bene della squadra. Come ha detto nell'intervista, conta la squadra, non il calciatore. Lui ora sta facendo tutti e due, quando sul finale ci eravamo messi 5-4-1, era lui l'anello di congiunzione fra essere schiacciati e no: bisogna che si faccia trovare 15 metri sopra la squadra e non 35 altrimenti non si riesce a risalire".

Sulla buona prestazione di Borja Valero e sul rientro di Vecino:"E' chiaro che Vecino lo complicherebbe un po' di più, Borja insieme a lui sono due che fanno la stessa cosa e mancano un po' di contrasto. Oggi Borja ha fatto una buona partita, mi aspettavo che Vecino non potesse dare il meglio di sé perchè ha ancora un po' d'infiammazione, questa settimana gli ultimi due allenamenti si era messo a disposizione ed aveva fatto quello che aveva fatto la squadra, ma con questa temperatura, su questo campo e contro avversari come questi viene difficile fare prestazione subito".

Sulle difficoltà di quando si è pressati e sull'episodio del gol di Stepinski:"Sono d'accordo, è una cosa che si può accettare. Loro stanno facendo molto bene, noi abbiamo dei momenti dove diventiamo approssimativi, tipo il tiro dal limite dove siamo in due sulla palla e la diamo a loro al limite e poi si rischia. C'è una gestione sbagliata di quella riconquista della palla lì. Si va un pochettino in difficoltà quando ci sono queste grandi pressioni, questi grandi duelli fisici.

Sotto l'aspetto caratteriale ci dobbiamo sforzare di essere quelli lì e non lo siamo naturali. Quando si parla di qualità c'è anche un carattere, un reggere botta oltre ai due tocchi. Noi gli ultimi minuti non si andava mai ad attaccarli forte affinchè ci fosse una pressione sulla scelta di giocarla pulita dentro l'area di rigore. Poi diventa difficile perchè hanno Inglese che sotto quell'aspetto è una belva. Poi visto che si protesta sul primo gol, fischio o non fischio che non c'è stato, il fallo su Vecino c'è e si vede, non voglio parlare di episodi, ma la cosa che ha riaperto la partita è quella cosa lì".

Ha parlato, sempre ai microfoni di Sky Sport, il capitano dell'Inter Mauro Icardi.

"Pesantissime sono tutte le partite, poi alla fine bisogna vincere e non è mai facile vincere nel campionato italiano, con queste squade che alla fine si mettono un po' dietro, è dura. Peccato per gli ultimi 15-20 minuti, gli abbiamo regalato questa piccola speranza e abbiamo rischiato alla fine, ma nel complesso abbiamo fatto una buona partita. Per questo dico peccato, è normale che il mister era arrabiato, non potevamo rischiare in una partita così, abbiamo avuto delle occasioni per chiuderla prima ed avevamo l'occasione per riposarci dentro la partita.

E' normale che il mister era arrabbiato perchè abbiamo lasciato occasioni al Chievo. Sappiamo che responsabilità abbiamo, giochiamo contro grandi squadre, ma abbiamo dimostrato di potercela giocare con chiunque. Proveremo a farlo, consapevoli, per raggiungere il nostro obiettivo. Io sono contento quando faccio gol e la squadra vince, se li faccio e non servono a niente non tanto. Speriamo che l'Inter vinca, anche se i miei compagni fanno gol, l'importante è arrivare all'obiettivo Champions".