Calma e pazienza, quella chiesta dal tecnico Max Allegri in conferenza stampa ai propri tifosi, dopo una partita che ha lasciato più di qualche amaro in bocca. Ha vinto il Napoli, forse il risultato più giusto era proprio questo, un risultato che rispecchia appieno la partita giocata dalla Juventus.

Molta timidezza in fase offensiva, forse troppa, mostrata dai continui scarichi e passaggi all'indietro. Bianconeri che schierano un 4-3-3 con Howedes terzino destro e Douglas Costa, Dybala e Higuain nel tridente d'attacco. Maurizio Sarri (come Allegri d'altronde) non cambia e opta per il solito modulo con i soliti giocatori: Mertens, Callejon, Insigne nel tridente offensivo appoggiati dietro da Jorginho, Hamsik e Allan

Il modulo allegriano non era sbagliato, era un metodo per bloccare i punti di forza del Napoli, chiudendo le vie centrali e cercando di attaccare con la velocità dei propri esterni, o almeno così doveva essere sulla carta. In partita tuttavia non è andata come ci si aspettava con Higuain isolato in attacco e Dybala bocciato con un cambio all'inizio della ripresa. Con l'aggiunta dell'ottimo pressing napoletano, gli uomini di Allegri si sono ritrovati ingabbiati. Con lo schieramento a 4 della difesa in difficoltà e Pjanic costantemente soffocato, la Vecchia Signora è stata costretta a lanciare lungo, metodo che ovviamente non è stato positivo. Questo è il motivo del cambio per Mandzukic, con la Juventus pressata allo sfinimento, il tecnico livornese ha pensato bene di aggiungere un giocatore del genere per sfruttare al meglio i lanci creati da dietro, cosa che tuttavia non ha portato a risultati proficui.

D'altronde il Napoli non ha giocato nel suo "stile". La scia tattica preparata da Sarri non ha funzionato, la continua ricerca degli spazi centrali non ha portato ad azioni di grossa pericolosità, con i partenopei che spesso e volentieri venivano fermati dalla difesa bianconera, che bloccava tutti i triangoli proposti dai giocatori in maglia azzurra. Tuttavia nel calcio esistono gli episodi che risolvono la partita e è stato il goal di Koulibaly, anzi lo splendido goal di Koulibaly. Tanta elevazione, tanta precisione e tanta forza, mix letale che è servito per bucare Buffon rimasto inerme davanti a cotanta esplosività.

 

Senza parlare degli errori difensivi sul corner, si può semplicemente dire che la Juve ha perso forse per troppa fiducia. Una fiducia che come già anticipato all'inizio si è vista tramite i continui retropassaggi e la decisione di gestire il risultato sul pareggio. Ora come ora alla Juventus spetta un'altra impresa, giocare un altro testa a testa contro ottime squadre del nostro campionato, e sarà al termine di questo mini tour de force che per la Vecchia Signora verrà il momento di raccogliere il frutto del proprio lavoro.