Allo Stadio Atleti Azzurri d'Italia, l'Atalanta ospita il Genoa. Fischio d'inizio alle 15, direzione affidata a Fabbri. Trentacinquesima giornata di A, la situazione delle due squadre è diversa. La compagine di casa ha ancora un tangibile obiettivo, deve sigillare la qualificazione alla prossima Europa League. Sesta piazza al momento, un punto di margine sul Milan, quattro su Sampdoria e Fiorentina. Lotta aperta, ogni fermata può risultare decisiva nell'economia complessiva. Di contro, il Genoa è ormai certo della permanenza nella massima serie. Salvezza blindata con le due vittorie conseguite con Crotone e Verona. Undicesima posizione in graduatoria, la cura Ballardini funziona. 

Gasperini si presenta all'appuntamento odierno con un carico di certezze, dettato dal momento positivo - due vittorie con Benevento e Torino - e dal rientro di effettivi di prima fascia. Il calendario non tende la mano agli orobici, fondamentale quindi sfruttare la tornata casalinga. 3-4-3, il tecnico si affida nuovamente alla stellina Barrow, con Gomez e Ilicic a rifinire un tridente che contiene passo, forza fisica ed estro. Due possibili alternative: l'utilizzo di un ariete come Petagna o l'inserimento di Cristante per un Ilicic non ancora al 100%. Freuler e De Roon formano la cerniera mediana, Gosens e Castagne presidiano le corsie. Assente Spinazzola. Caldara guida la linea dietro, coadiuvato da Toloi e Masiello. In porta Berisha.  

"Non dobbiamo farci prendere dalla frenesia di giocare le partite tutte e subito, anche l'attesa e l'ansia servono. Stiamo vivendo un bel momento, ma poi ce ne sono altre tre. Vincendo domani ci metteremmo nella condizione di andare molto vicini all'obiettivo, ma non sarà comunque una partita decisiva. Rispetto all'anno scorso è un campionato diverso e non solo perché siamo reduci da un quarto posto: per l'Europa ce n'è uno in più a disposizione", le considerazioni di Gasperini.

Come sottolineato in precedenza, Ballardini entra nel confronto senza alcuna pressione, se non quella di nobilitare questo tramonto di stagione. Izzo e Spolli sono assenti di lungo corso, Biraschi viene confermato da centrale, con Rossettini e Zukanovic ad ultimare la retroguardia. In essere il ballottaggio tra Veloso e Bertolacci - favorito il secondo - Hiljemark e Rigoni sono le due mezzali, con Rosi e Laxalt a percorrere l'intera fascia. Lapadula affianca Pandev davanti. 

"Abbiamo svolto una settimana particolare, pensiamo di essere vicini a un risultato che fino a qualche mese fa sembrava difficile da raggiungere. Siamo convinti di aver fatto tante cose buone. Da qui alla fine c’è il dovere e piacere di fare sempre meglio", le parole di Ballardini.