Chievo, il baratro non è mai stato così vicino

La sconfitta con la Roma avvicina i clivensi alla zona retrocessione, tanto che se Spal e Crotone dovessero vincere sarebbe proprio il Chievo a rischiare grosso. L'esonero di Maran è solo un palliativo.

Chievo, il baratro non è mai stato così vicino
Chievo, il baratro non è mai stato così vicino | Twitter ChievoVerona
zagor92
Di Andrea Mauri

La sconfitta con la Roma ha sancito la sesta partita senza vittorie del Chievo Verona e l'esonero di Rolando Maran, ma ciò che più preoccupa società e tifosi è la vicinanza alla zona retrocessione, in cui già oggi potrebbero piombare. Il girone di ritorno dei clivensi è un vero e proprio inferno: dieci punti in sedici partite, due vittorie, quattro pareggi e dieci sconfitte. Un bilancio da incubo che ha fatto piombare i gialloblu in piena zona retrocessione, un posto che al Bentegodi non si vedeva da anni. 

La sensazione è che il Chievo, quest'anno, abbia smesso di giocare troppo presto, sicuro della permanenza in Serie A senza preventivare i ritorni di Crotone, Spal, Sassuolo e Genoa. Siamo ormai abituati da anni a vedere i clivensi disputare un ottimo girone d'andata e un ritorno al limite della sufficienza, incarnando la formica della famosa favola di Esopo. Quest'anno, però, il bottino messo via nelle prime diciotto partite non è bastato e potrebbe non bastare. I gialloblu si trovano scarichi a tre partite dalla fine con la possibilità di ritrovarsi oggi pomeriggio al diciottesimo posto, situazione sconosciuta da dieci anni a questa parte. 

L'esonero di Maran arrivato questa mattina è un palliativo. Il problema non risiede in un allenatore che sì, forse era arrivato alla fine del proprio ciclo, ma che comunque ha sempre condotto la nave in porto. Mai come quest'anno le problematiche riguardano una rosa sempre più vecchia - 28 anni l'età media dell'intera rosa, ma ben oltre i trenta quella dell'undici titolare - e che ormai ha poco da dare sia a livello mentale, sia a livello fisico, un calo vistoso e noto a chiunque abbia visto almeno un match del Chievo da Gennaio ad oggi. Pensare che l'unico calciatore futuribile della rosa, Roberto Inglese, a Luglio lascerà Verona per trasferirsi a Napoli non fa certe dormire sonni tranquilli ai tifosi e non dovrebbe farli nemmeno Campedelli.