Di Musa Barrow e del suo talento ve ne avevamo già parlato nello scorso Febbraio, ma ora il giovane attaccante gambiano dell'Atalanta si sta prendendo le prime pagine dei quotidiani sportivi a suon di gol, assist ed ottime prestazioni. Nel mercato di riparazione la società di Zingonia ha rifiutato un'offerta da dieci milioni di euro da parte del Salisburgo per il classe '98 e da quattro partite Gasperini ha deciso di dargli fiducia ed affidargli l'attacco nerazzurro, nelle ultime due già da titolare. Il ragazzo ha risposto positivamente alla fiducia riposta in lui con due gol ed un assist, tutti decisivi per portare alla vittoria la squadra ed avvicinarla al sesto posto in classifica, quello che certamente vale l'Europa League. 

Le parole del Gasp nel post-partita di domenica lo incoronano come nuovo attaccante nerazzurro: "Barrow? È più bomber rispetto a Petagna e Conelius: inizialmente dovevamo studiarlo bene per capire se poteva far meglio da esterno o da centrale. È con noi da gennaio: abbiamo avuto bisogno di tempo, come del resto il ragazzo, per capire alcune cose. Adesso la sua velocità e la sua facilità di calcio verso la porta possono risultare molto preziose". Il ragazzo ha scalato in fretta le gerarchie atalantine mettendo in mostra tutte le sue doti: velocità, freddezza, senso del gol e della posizione. Non ha un fisico possente, ma è proprio questo che lo rende essenziale nell'attacco dell'Atalanta, composto da due marcantoni come Petagna e Cornelius che dominano nel gioco aereo e di sponda, ma soffrono tremendamente quando si tratta di attaccare la profondità e buttare la palla in fondo al sacco. 

Barrow, dunque, si è guadagnato fiducia e rispetto di compagni e staff ed è giusto che anche la società punti su di lui sul futuro. Attualmente il giovane gambiano appare essere il futuro degli Orobici e non stentiamo a credere che l'anno prossimo sarà lui l'attaccante titolare della formazione di Gasperini. L'Atalanta lo ha scoperto direttamente in Gambia grazie al grande lavoro di Maurizio Costanzi, costantemente uno dei migliori responsabili del settore giovanile in Italia e forse in Europa, lo ha portato in Italia, lo ha fatto ambientare con la Primavera e lo ha aspettato prima di lanciarlo con la prima squadra. I risultati sono stati ottimi, ma la società crede fermamente che ci sia molto, molto di più sotto la superficie. Per questo motivo è ora di lanciare definitivamente il ragazzo, anche in questo finale di stagione, sicuramente complicato ed ottimo banco di prova per un giocatore che deve ancora forgiarsi.