E' stato chiamato per salvare l'Udinese, Igor Tudor, ex difensore della Juventus che ora dovrà praticamente compiere un mini-miracolo per rasserenare una piazza davvero impaurita dopo la tremenda gestione di Massimo Oddo. Intervistato in esclusiva da La Gazzetta dello Sport, il tecnico croato ha parlato della sua esperienza da allenatore: "Da quando alleno, ogni esperienza che vivo la faccio da solo. E vivo molto male. Mia moglie e i miei tre figli stanno a Spalato, vanno a scuola, hanno 11, 9 anni e 13 mesi. È la cosa più dura".

In seguito, Tudor ha parlato del come è arrivato in Friuli: "È successo tutto molto in fretta. In un giorno. Il mio agente Anthony Seric mi ha chiamato e sono venuto a fare una chiacchierata con i Pozzo. Bisognerebbe chiedere a loro perché hanno scelto me, ma penso perché sono bravo". E, sul suo modo di giocare: "Da ex difensore, dico che cerco di attaccare, di essere propositivo. La differenza oggi la fa avere un’idea e cercare di trasmetterla a chi alleni. Sono contrario al lancio lungo del centrale, tendo a giocarla".

Il tecnico dell'Udinese parla poi degli allenatori che lo hanno ispirato: "A Lippi devo tantissimo. Mi ha fatto fare tre ruoli, difensore, terzino e centrocampista. Io nasco in mezzo. Lui e Ancelotti sono super umanamente". Continua, Tudor, parlando di come ci si può salvare: "Facendo punti. Ha grande potenziale, soffre un po’ la pressione ma a Benevento ho visto una squadra che voleva andare a colpire. I giocatori sono come i bambini: devi dar loro amore e disciplina".

In ultimo, l'ex mister del Galatasaray ha detto la sua sui prossimi avversari dell'Inter: "L’Inter è forte, ha un grande allenatore come Spalletti che ha molto migliorato Brozovic. Perisic spero non si scateni contro di noi. Rispettiamo l’Inter, ma proviamo a giocarcela. La motivazione viene da sola. E io quando entravo a San Siro pensavo sempre che fosse il top. Ci perdevo raramente con loro".