Szczesny e Buffon: alternanza perfetta. Idee chiare anche per il secondo

Il polacco sarà l'erede designato del portierone azzurro in un nome di alternanza perfetta. I dubbi sul secondo del prossimo anno stanno per essere fugati.

Szczesny e Buffon: alternanza perfetta. Idee chiare anche per il secondo
Szczesny e Buffon: alternanza perfetta. Idee chiare anche per il secondo | Twitter Buffon
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Di Andrea Mauri

Il settimo titolo consecutivo è ufficialmente in mano alla Juventus ed al proprio capitano, Gianluigi Buffon, ma la stagione dei bianconeri non è ancora finita. Manca, infatti, un ultimo capitolo, quello più bello: il saluto al capitano di questi sette anni. La partita di sabato pomeriggio contro l'Hellas Verona sarà l'atto d'addio di Buffon al calcio ed alla Juventus in veste di giocatore, vedremo poi da dirigente, e sarà quindi anche un concreto passaggio di consegne tra lui e Szczesny

Il polacco, arrivato quest'anno dall'Arsenal dopo aver bene impressionato nella stagione in prestito alla Roma, è sin da subito stato investito come l'erede dello storico portiere bianconero, gestendo in maniera ottimale la pressione che ne deriva, senza sentire il peso di una tifoseria con gli occhi puntati. Szczesny sarà il titolare della Juventus a partire dal prossimo anno e lo sarà dopo un anno di praticantato svolto in maniera egregia in cui, alle volte, è parso anche più affidabile dello stesso Buffon. Il numero 12 diventerà il numero 1, con buona pace dei nostalgici e di chi vorrebbe quella maglia ritirato come anche fu chiesto per la 10 di Alessandro Del Piero, al termine della sfida di sabato pomeriggio, anzi probabilmente già all'interno del match contro l'Hellas ci sarà il vero e proprio passaggio di consegne tra i due. Resta, però, da scogliere il nodo su chi sarà il nuovo portiere di riserva della Juventus. 

Tanti nomi sono circolati nelle ultime giornate, ma l'indirizzo preso dagli uomini mercato di Madama è chiaro: l'epoca dei numeri dodici anziani e non competitivi è terminata. Niente più operazioni alla Chimenti o alla Belardi - con tutto il rispetto per due grandi professionisti -, bensì un portiere capace di competere per il posto da titolare e pronto a rispondere quando chiamato in causa. Lo ha chiarito anche lo stesso Marotta ieri sera durante i festeggiamenti bianconeri: "Una volta la differenza tra il titolare e il secondo portiere era tanta, adesso non è così. Oggi, soprattutto per via degli impegni che un club deve sostenere, senza tener conto delle Nazionali e quant'altro, è normale che ci sia un alternarsi tra i due portieri, e per questo motivo noi vogliamo avere due buoni portieri dello stesso livello". Attenzione quindi ai movimenti della Juventus per la porta, i bianconeri fanno sul serio.