L'esperienza di Blasie Matuidi, la giovinezza spregiudicata di Rodrigo Bentancur. Pochi innesti a centrocampo ma comunque di qualità: da un lato, nell'ottica dirigenziale dei giovani talenti, dall'altro nell'ottica dell'equilibrio di Allegri. Acquista dunque un senso l'investimento in questi due profili ben precisi e delineati. Un investimento che soddisfa tutti e garantisce una certa poliedricità al centrocampo bianconero, che si è visto privare di Mario Lemina dopo due anni e di Tomas Rincon dopo appena sei mesi. Un upgrade necessario e fondamentale, per dare fiato a chi ormai detiene le chiavi della regia bassa, Miralem Pjanic, senza intaccare la qualità delle giocate. Imprescindibile come non mai, Sami Khedira, un giocatore silenzioso nel più delle gare ma che è risultato decisivo moltissime volte, segnando come mai aveva fatto nella sua carriera e contribuendo in prima persona in questa particolare stagione delle triplette. 

Rodrigo Bentancur 6,5: poche presenze per il classe '97 ma molto buone. La scuola Boca Juniors gli ha dato l'impronta, la mentalità vincente c'è e si vede. Mai timido, mai impaurito. Anzi, forse alle volte è fin troppo aggressivo. Ma la sensazione di avere tra le mani un futuro campione c'è.

Sami Khedira 8: criticato da molti, elogiato da altri. Tra cui Massimiliano Allegri. Da buon tedesco, ascoltava le critiche senza farsene un cruccio. E, testa bassa, continuava a giocare e segnare. Uno dei migliori uomini del centrocampo che è risultato imprescindibile tanto quanto Pjanic.

Claudio Marchisio 6: manca lo sprint, mancano gli inserimenti e tutte quelle qualità che lo avevano reso tra le migliori mezze ali del mondo. Allegri gli ha confermato il ruolo da regista, usandolo come vice Pjanic ancor prima di Bentancur con prove sotto tono e mai di livello. Rimangono però le sue verticalizzazioni che hanno fornito parecchi assist (o potenziale tali) vincenti, soprattutto ad Higuain. 

Blasie Matuidi 7,5: partito subito in quarta, il neoacquisto francese si è visto spegnere poco alla volta nel finale di stagione. Un acquisto che ha convinto Allegri a passare al centrocampo a tre, tanto era la sua potenza nei recuperi palla e nella gestione, nonché nel box-to-box. Pochi gol ma tutti di ottima caratura ai fini del risultato e di gestione del match.

Miralem Pjanic 8,5: difficile parlare di scoperta o di conferma. La classe del bosniaco è da sempre evidente a tutti. Quest'anno in particolare si è confermato tra i migliori registi d'Europa, tanto da trovarsi sul taccuino di moltissimi big club. Meno gol rispetto allo scorso anno ma Miralem ha ormai preso le chiavi del centrocampo. E speriamo le tenga per moltissimo tempo. 

Stefano Sturaro 6: il gregario per eccellenza, un giocatore che sa accettare la panchina ed è disposto anche ad adattarsi pur di giocare. Da mediano vecchia scuola a mezzala fino a terzino destro. Così come lo era Padoin, Sturaro è riuscito ad interpretare moltissimi ruoli. E dove non arrivano la tecnica ed i piedi buoni, ci sono grinta e sudore, per amore di questa maglia.