La Lazio non doveva perdere per mantenere il quarto posto e andare in Champions League e invece le cose non sono andate come sperato. Biancocelesti quinti alla fine del campionato, in una notte che ha fatto rivivere i fantasmi di Salisburgo, con la squadra che in pochi minuti si è come sciolta di fronte a un avversario che ha approfittato con efficacia dello sbandamento laziale.

Simone Inzaghi parla così a Premium Sport al termine della gara: “Probabilmente dovevamo chiudere prima il discorso per la Champions. Abbiamo fatto un grande cammino, e questa sera con la partita in mano abbiamo preso tre gol da piazzati. Era destino che la Lazio non andasse in Champions, c'è grande rammarico, ma questo non cambia la stagione dei miei ragazzi, che hanno fatto un percorso straordinario, iniziato con la vittoria della Supercoppa. Questa delusione rimarrà dentro per molto tempo, però avremo tempo per pensare e meditare. Arbitri? Penso sia inopportuno parlare degli arbitri adesso. Abbiamo avuto tante occasioni per chiudere le partite sul campo. Oggi abbiamo dominato, e l'Inter ci ha fatto tre gol senza mai far fare una parata a Strakosha. Siamo il miglior attacco del campionato, non perdevamo da 11 partite, ma questo non è bastato.

In alcune partite nel finale paghiamo un po', forse non siamo ancora molto maturi. Il rigore di De Vrij? Non ho visto le immagini. Io lo rimetterei in campo comunque, ha fatto una buona gara. Probabilmente Strakosha lì avrebbe dovuto rinviare meglio. C'è un concorso di colpe di tutti, è sbagliato dare la colpa a qualcuno. La gente si è divertita a vedere giocare la Lazio. Era dai tempi che si vincevano scudetti che non si vedeva uno stadio così. È normale ora che ci sia delusione in tutti noi. Milinkovic? Ha fatto un'ottima gara, però aldilà del singolo, tutta la squadra ha fatto una grande stagione dando il massimo fin dal primo giorno di ritiro. Andare in Champions sarebbe stato il coronamento di questo percorso. Ora dovremo rifarci”.