Il Parma ha festeggiato la promozione in Serie A, una festa colorata, nella quale sono sfilati sul palco dello Stadio Tardini tutti i protagonisti della fantastica cavalcata che ha condotto la compagine crociata in Serie A dopo anni bui, anni nei quali la squadra emiliana ha dovuto lasciare il calcio che conta per fronteggiare le conseguenze del 'fallimento Ghirardi'. Festa in bello stile, applausi per tutti, da Ciciretti a Ceravolo, da Di Gaudio a Dezi, ovazione per capitan Lucarelli, lui che con quel numero 6 dietro la schiena è stato protagonista in Serie D, in Lega Pro ed in Serie B. Quel numero 6 che mai più nessun giocatore crociato indosserà, in onore del capitano che ha dato ufficialmente addio al calcio giocato proprio ieri sera.

Quando a prendere microfono e parola è stato Alessandro Lucarelli, un profondo silenzio ha assalito tutti i presenti. Queste le sue parole, rotte da emozione:"È dura ragazzi. Ho pensato a lungo in questi giorni. Ho abbracciato Parma per 10 lunghi anni dando tutto me stesso e forse anche qualcosa di più. Ora che siamo tornati in Serie A, il mio e il vostro obiettivo è stato raggiunto. È una categoria che ho vissuto per tanti anni e che conosco bene. Si gioca in stadi splendidi contro squadre che hanno scritto la storia. Ma io, la storia, l'ho scritta insieme a voi. La promessa che vi avevo fatto 3 anni fa è stata mantenuta. Non c'è nulla che mi possa ripagare e rendere più orgoglioso di questa incredibile conquista".

Fonte: Parma Calcio 1913 official Twitter
Fonte: Parma Calcio 1913 official Twitter

Momenti toccanti, perchè dopo qualche secondo di 'disperazione', l'intero Stadio Tardini ha iniziato ad intonare il coro "Un capitano, c'è solo un capitano". Parole rivolte ad un guerriero che ha condotto la truppa fino alla promozione in Serie A, la terza consecutiva. Mai nessuno come lui e mai nessuno come il Parma, squadra capace di risollevarsi dopo il fallimento della società guidata da Tommaso Ghirardi e conquistare tre promozioni di fila, passare in pochissimo tempo dagli inferi del dilettantismo fino al paradiso della Serie A, habitat naturale dei ducali. Un discorso in cui orgoglio e dignità l'hanno fatto da padroni, affiancati da uno sguardo fiero e da una voce sicura. Ha concluso così il capitano: "A La Spezia sono corso verso di voi per festeggiare un traguardo storico. Ora vi devo chiedere un favore: correte voi verso di me. Statemi vicino. Abbracciatemi. Accompagnatemi in questa nuova vita". Difficilmente la città di Parma volterà le spalle ad un giocatore che ha dato tutto per la maglia gialloblù. Su questo, Lucarelli, può dormire sonni sereni.