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Milan, venerdì si riunirà nuovamente il CDA e si parlerà anche del nuovo socio

Il nuovo socio sarebbe utile nel rifinanziamento del debito e potrebbe sensibilizzare la commissione dell’Uefa

Milan, venerdì si riunirà nuovamente il CDA e si parlerà anche del nuovo socio
acmilan.com
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Di Arianna Radice

Settimana importante per il futuro del Milan: venerdì è in programma un nuovo consiglio d’amministrazione rossonero ed entro le 17 dello stesso giorno Yonghong Li  dovrà sottoscrivere le azioni necessarie per l’aumento di capitale da completarsi in maniera concreta quindici giorni più tardi come ha sottolineato la Gazzetta dello Sport in edicola quest'oggi. Durante il CDA verrà ratificato il deposito della rata precedente ovvero i 10 milioni di euro versati ad inizio giugno. Sempre per la rosea è molto probabile che venerdì si parlerà anche del nuovo socio che presto potrebbe entrare in società per aiutare economicamente Yonghong Li. Questo socio di minoranza si farà carico per versare gli ultimi 32 milioni di aumento di capitale e soprattutto è  pronto ad acquisire al massimo il 30% delle quote Milan.

Questo nuovo socio potrebbe essere utile soprattutto nel rifinanziamento del debito con Elliott (almeno per la parte di debito che fa capo alla holding della proprietà cinese ndr) ma anche con la UEFA nella speranza di essere ammessi alla prossima Europa League. Presentarsi a Nyon il 19 giugno davanti alla Adjudicatory Chamber forti della liquidità di un nuovo investitore aiuterebbe a farle cambiare idea. Difatti, come ha evidenziato TuttoSport, un istituto di credito italiano avrebbe già aperto una linea tale da garantire una somma che si aggira sui 100 milioni di euro segno che ci sarebbe davvero un socio di minoranza per aiutare Yonghong Li. 

Il Milan si augura che insieme alla tesi difensiva redatta dall’avvocato Roberto Cappelli e dal professor Umberto Lago, queste garanzie economiche con l'ingresso di un nuovo socio e una fideiussione da 100 milioni di euro la UEFA potrà cambiare idea visto che i maggiori dubbi erano proprio per incertezze sulla stabilità economica del presidente cinese.