Tra i tanti volti inquadrati dalle telecamere presenti a Mosca, allo Stadio Luzniki, per l’esordio del mondiale di Russia 2018, era presente anche quello di Rino Gattuso. L’allenatore del Milan, infatti, ha assistito da spettatore (senza interessi per giocatori particolari) alla gara tra Russia ed Arabia Saudita, accanto all’AD Massimilano Mirabelli. Intervistato all’esterno dell’impianto, Gattuso ha tracciato alcune linee guida per il mercato, dopo aver ribadito la fiducia e la stima ad André Silva, impegnato proprio col Portogallo nella competizione.
La necessità evidenziata dal tecnico calabrese, oltre a quella di acquistare un esterno offensivo, è quella di andare a riempire uno slot da mezzala di centrocampo. Qui, allora, potrebbe aprirsi il più classico dei “totomercato”, cercando di intuire i profili migliori per i rossoneri e quelli più facilmente raggiungibili dalla coppia Mirabelli-Fassone.

Su tutti, ovviamente, il nome più inflazionato è quello di Marouane Fellaini: da settimane se non mesi oramai si parla di un possibile approdo sulla sponda rossonera di Milano per il centrocampista belga. In scadenza con il Manchester United, Fellaini potrebbe essere un colpo a parametro zero, ma proprio per questo l’ingaggio potrebbe diventare un problema: non dovendo spendere nulla per l’acquisizione del cartellino, l’entourage dell’ex-Everton vorrebbe far sborsare al Milan una cifra importante a livello di stipendio (si parla di circa otto milioni annui). Comunque, qualora dovesse arrivare l’accordo, Gattuso avrebbe a sua disposizione un profilo di altissimo spessore internazionale, di esperienza (classe 1987), capace di garantire intensità e prestanza fisica. Certo, non esattamente un regista arretrato, un centrocampista di qualità, ma sicuramente un interprete in grado di spezzare le partite in un campionato come la Serie A.
Negli ultimi giorni, però, voci che arrivano dalla Spagna puntano i riflettori su un nome meno noto ai più ma ugualmente intrigante: non è un mistero come, sin dai tempi di Berlusconi e Galliani, i rapporti tra Milan e Real Madrid in sede di mercato siano ottimi, ed a quanto pare la dirigenza rossonera starebbe facendo squillare il cellulare di Florentino Perez per chiedere informazioni su Dani Ceballos. Classe 1996, cresciuto nel Betis Siviglia e protagonista con le giovanili della Spagna (campione d’europa under-19 nel 2015, finalista nella stessa competizione under-21 nel 2017), il centrocampista ha trovato spazio per meno di 900 minuti tra tutte le competizioni in questa stagione, ma comunque il Real non vorrebbe privarsene definitivamente data l’estrema futuribilità del suo talento ed i circa 15 milioni pagati solo un anno fa proprio al Betis. La strada per arrivare, in questo caso si, ad un “cervello” del calcio, dotato di piedi molto educati e di ottimi fondamentali tecnici e tattici, quindi, potrebbe essere quella di un prestito, magari negoziando il diritto di riscatto da esercitare dopo un anno.

A raccogliere il maggior interesse degli addetti al mercato rossoneri nell’ultima settimana è però un profilo ben noto al calcio italiano, ovvero quello di Daniele Baselli. L’infatuazione sportiva del Milan verso il centrocampista del Torino non è novità di oggi e neanche di questa sessione di mercato ma, seguendo le piste rilanciate a più riprese da quotidiani come TuttoSport ed il Corriere dello Sport, Mirabelli e Fassone sembrano decisi a sferrare l’attacco per arrivare al cartellino dell’ex-Atalanta. Proprio al momento del suo addio a Bergamo i rossoneri erano stati molto vicini a prenderlo, optando poi per Jack Bonaventura, quando ancora a gestire le vicende era Adriano Galliani, per conto di Silvio Berlusconi.
Nessuna trattativa ancora in corso, per diversi motivi: in primis, appunto, gli alti vertici rossoneri sono impegnati in Russia per seguire il mondiale, in secundis, negli ambienti di Casa Milan quasi tutte le mosse future sono condizionate dall’attesa per la sentenza UEFA riguardo il mancato rispetto dal fair play finanziario nell’ultimo triennio. In ballo ci sono possibili sanzioni pesanti, come l’esclusione dalle competizioni continentali della prossima stagione, per cui è impossibile programmare il mercato prima di conoscere le decisioni sul futuro dei rossoneri. Qualora dovesse arrivare un improbabile semaforo verde dalla UEFA alla partecipazione alla prossima Europa League, un ostacolo tra i sette volte campioni d’Europa e Baselli rimarrebbe la richiesta del presidente del Torino Urbano Cairo: 25 milioni di euro sono una cifra che il Milan non è disposto a spendere, nonostante il forte interesse verso il classe 1992, per cui si cercherebbe di trattare, magari inserendo contropartite tecniche come Locatelli, per abbassare le richieste economiche.