Dopo l’incontro di martedì a Nyon, il Milan è in attesa del verdetto UEFA per quanto riguarda la partecipazione alla prossima Europa League. La materia in discussione riguarda il triennio 2014/2017 quando il club di via ALdo Rossi uscì dai paletti imposti dal Fair Play finanziario, ma i giudici di Nyon della camera giudicante dell’Organo di Controllo Finanziario dei Club di Calcio UEFA (CFCB) sono più preoccupati dalla solidità dell’attuale proprietà rossonera.   Il verdetto, previsto per ieri arriverà invece lunedì. Il motivo? Molto probabilmente per via delle intriganti novità a livello societario: difatti la dirigenza rossonera è alla ricerca di un nuovo socio per la maggioranza delle azioni del club. In ballo diverse piste americane con la più accreditata che  porta a Ricketts dei Chicago Cubs. 

Ma secondo i Colleghi della Gazzetta dello Sport,  la Adjudicatory Chamber riunita in consiglio per questi giorni, ha sì ricevuto la notizia del possibile ingresso di un nuovo socio nel club ma non dovrebbe modificare l’orientamento, difatti è decisa per l'incredibile esclusione dall'Europa League del Milan. Come se non bastasse, la UEFA  potrebbe anche comminare una multa da ben 30 milioni di euro  oltre per la futura riammissione alle competizioni europea il club rossonero dovrà riessere riesaminato. 

Fassone e company stanno lavorando già al ricorso da presentare al TAS di Losanna forte di almeno un potente ingresso economico per far sì che la sentenza della UEFA sia completamente ribaltata. La dirigenza rossonera chiederà una nuova interrogazione alla cassazione sportiva per il verdetto. Per quanto riguarda le tempistiche è molto probabile che si vada di poco oltre la prima settimana di luglio o magari addirittura verso il 10 luglio quando Mister Li sarà chiamato al rimborso per restituire i 32 milioni del nuovo prestito di Elliott. 

La situazione è in continua evoluzione. 

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