Prima conferenza stampa da allenatore del Napoli per Carlo Ancelotti, che, dal ritiro di Dimaro, affronta i temi più caldi degli ultimi giorni. Si parte dal capitolo mercato, interno al club partenopeo, con la permanenza di Hamsik nonostante le sirene cinesi: "Hamsik ha un'esperienza e una qualità incredibile. Giocare in un posto diverso potrebbe dargli dei vantaggi. Sono convinto che possa essere il regista, anche se abbiamo un giovane come Diawara che ha già mostrato qualità incredibile. Mertens non credo possa fare l'ala, ma giocare tra le linee per dare problemi agli altri".

Non si sbilancia, invece, sugli innesti che vorrebbe per creare il nuovo Napoli secondo i suoi canoni: "Si parla molto di top player, ma ho sempre detto al presidente di mantenere soprattutto la squadra com'è oggi, perché abbiamo giocatori già importanti. Poi vedremo cosa si può aggiungere. Abbiamo già comprato giocatori giovani e molto bravi". E su Sarri aggiunge: "Ho ammirato molto il lavoro fatto da Sarri in questi anni. Non sono qui per cancellare nulla. Poi io ho le mie idee, ma la filosofia e lo stile saranno simili". Inevitabile, poi, la domanda sull'arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus. L'ex allenatore del Real Madrid risponde in questo modo: "Cristiano è un fuoriclasse assoluto e un professionista esemplare. Il suo approdo in Serie A è un bene per il movimento calcistico italiano non soltanto per la Juventus. Per noi sarà uno stimolo a dare ancora di più". 

Poi spazio alle motivazioni che lo hanno portato a scegliere il Napoli: "Il Napoli ha creduto nelle mie capacità, poi c'era la voglia di tornare in Italia e ho scelto un progetto interessante con una società che ha voglia di crescere e migliorare. Tecnicamente è una squadra che mi soddisfa per quello che ho visto in questi anni. Ha mostrato una filosofia di gioco interessante, vicina alle mie idee. È una sfida per me e l’obiettivo è sempre quello, rendere competitiva la squadra in tutte le competizioni più a lungo possibile. Se siamo dentro le tre competizioni a marzo aprile e già importante, poi si vedrà cosa succede".

E infine una battuta sulla griglia di partenza del prossimo campionato in attesa di altri innesti di mercato: "La Juve non è il potere. È una squadra molto forte e che ha vinto tanto, sarà una squadra tosta da affrontare così come ci sono anche Roma e Inter da battere. Noi dobbiamo fare e pensare alla nostra strada, una strada che ci deve portare lontano. Non siamo qui a pettinar le bambole, a nessuno piace arrivare secondi. Si parte per vincere, l'ambizione è alta. Abbiamo una squadra giovane, uno staff giovane, un presidente giovane, quest'ambiente mi piace. Dietro la mia scelta ci sono anche l'ambiente e la città, ho sempre vissuto Napoli da avversario, ma ho capito quanto fosse stimolante viverla". 

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Alessio Evangelista
Mi chiamo Alessio Evangelista, sono nato e tutt'ora vivo a Pescara in Abruzzo. Mi sono diplomato quest'anno presso l'ITIS A.Volta di Pescara con la votazione di 80/100. Le mie passioni sono il calcio e la Formula 1