Parlando di un calciatore portoghese arrivato alla Juventus in questa sessione di mercato è difficile non fare riferimento a Cristiano Ronaldo. Eppure il cinque volte Pallone d'Oro non è il solo, anzi è stato il secondo acquisto proveniente da quel Paese: il primo, giusto un paio di settimane fa, era stato Joao Cancelo. Oggi è stato il giorno della presentazione del laterale ex Inter in bianconero: ripercorriamo i passaggi salienti delle sue dichiarazioni, che qui potete ascoltare integralmente in formato video. Per la cronaca, il terzino vestirà la maglia numero 20.

Siamo partiti da CR7, partiamo dall'ex Real anche nelle parole del protagonista della conferenza. C'è chi sostiene che con l'arrivo di questo attaccante, ora vincere la Champions League sia quasi un obbligo: "È un piacere per me e per tutti i giocatori giocare con uno come Cristiano, alzerà la qualità della squadra e spero che continuiamo a vincere insieme. Come ho già detto, è un piacere che sia arrivato qui. È un giocatore abituato a vincere, la Juventus ha dominato il campionato italiano negli ultimi anni. È uno in più che ci aiuterà ad avere questo successo. "Non è un obbligo vincere la Champions, ma è un obbligo competere. La Champions è una competizione dove ci sono le migliori squadre d'Europa e la Juventus fa parte di queste. Avremo tutto per competere".

Ovviamente tutti i tifosi dell'Inter non hanno preso bene il passaggio del loro ex numero 7 dalla parte della Vecchia Signora. Il ragazzo prova ad abbassare un po' i toni delle polemiche e, interrogato sull'ultimo incontro fra nerazzurri e campioni d'Italia, risponde così: "L'Inter è stata importante per me, mi ha aiutato a maturare, mi ha dato la prima esperienza nel campionato italiano e per questo li ringrazio. Per quanto riguarda quella partita, penso che è stata la partita più bella della mia carriera finora, due squadre che hanno giocato molto bene, io ero dall'altro lato ma è stata una partita davvero bella da vedere. Ora comunque sto dall'altro lato, l'Inter è un club molto grande, con molta storia; però ora sono orgoglioso di far parte di questa squadra e di questa famiglia".

E c'è anche da dire che, fino a prova contraria, è stato il Biscione a rifiutare il classe 1994 e non il contrario: "Ero in una situazione in cui dipendeva tutto dal mercato. L'Inter aveva il diritto di riscatto su di me e non l'ha esercitato, la Juve ha dimostrato di volermi molto e sono contento di essere venuto qua, è uno dei club più grandi d'Europa".

Adesso ci sarà il campo ed un'etichetta da "mister 40 milioni di euro" da togliersi dalle spalle. In tanti hanno contestato il prezzo pagato da Madama al Valencia, ritenendolo troppo alto per un giocatore neanche convocato dalla propria Nazionale per i Mondiali: "È una grande responsabilità essere stato pagato così tanto, ma col mio lavoro e con le indicazioni andremo a dimostrare che questi 40 milioni sono valsi la pena. Quando ho deciso di venire qui è stato anche perchè giocando in questo club è più facile attirare attenzioni e giocare nella Seleçao. Penso che se farò bene qua sarà più facile trovare un posto nella Seleçao. Ci sono molti competitor nelle mie posizioni e spero di essere al livello di una squadra così. Darò tutto per essere titolare di questa squadra".

Nonostante la scarsa esperienza internazionale, Cancelo è passato comunque già da due dei migliori campionati europei, ed ora li mette a paragone: "Sono campionati molto diversi. Il campionato spagnolo è più tecnico, quello italiano è più tattico. Se parliamo di difficoltà, dipende da come si comporta un giocatore. Penso di essere andato bene sia in Liga sia in Serie A, il campionato italiano mi ha aiutato a migliorare nei miei punti deboli, come l'aspetto difensivo. Sto migliorando come giocatore e voglio continuare a fare così".

Qual è stato il primo impatto con l'ambiente juventino? "Mi sono ambientato bene in questi giorni, nella Juventus ci sono giocatori di qualità, tutti mi hanno ricevuto bene nella squadra e stiamo lavorando molto bene. Ho visto un club molto organizzato, gli allenamenti sono davvero intensi, come se fossero già partite ufficiali e questo alza già la competitività del gruppo. È anche questo che dà la mentalità vincente. Tutti vogliono essere campioni, campionato e Coppa Italia sono gli obiettivi principali della squadra".

Ed infine, inevitabile la domanda sul rapporto col nuovo allenatore Max Allegri: "Non abbiamo parlato molto finora. È un allenatore che ha le sue idee chiare e sta cercando di portare un'identità molto chiara alla squadra, stiamo lavorando per questo. La maniera di giocare dipende da lui, sono qui per adattarmi, non è la squadra che si deve adattare a me. Sono sicuro che l'allenatore saprà cosa fare".