Prima la preoccupazione per il ritardo improvviso, poi il sospiro di sollievo ed una buona notizia. Sergej Milinkovic-Savic è sbarcato a Roma ed è tornato a Formello, dove ieri si è sottoposto ai test fisici di rito prima di cominciare la preparazione insieme ai compagni della Lazio. Il suo mancato arrivo lunedì aveva fatto scattare l’allarme tra i tifosi, facendo pensare ad una trattativa in corso per la cessione o ad una volontà di forzare la mano e cercare uno scontro per andare via, invece lo slittamento dell’approdo nella Capitale era semplicemente dovuto ad un aereo perso, come riferito dal procuratore del giocatore Mateja Kezman.

Infatti di offerte da capogiro non ne sono arrivate – almeno finora – ed il presidente biancoceleste Claudio Lotito non è costretto in alcun modo a vendere uno dei suoi pezzi più pregiati. Anzi, il numero uno laziale è pronto a blindare il suo gioiello: secondo il quotidiano romano Il Messaggero, la società ha proposto un rinnovo contrattuale – l’attuale accordo scade nel 2022 – con un sensibile aumento dell’ingaggio, da 1.5 a 3 milioni di euro netti a stagione. La sensazione è che la firma sul nuovo contratto verrà apposta in tempi brevi, anche perché lo stesso Milinkovic è stato categorico, alla domanda di un tifoso che gli chiedeva della sua permanenza: “Certo che resto, sono qui”.

Dunque per il popolo laziale un’ottima notizia, che fa seguito all’annuncio ufficiale dei due ultimi arrivi, ossia Milan Badelj e Joaquin Correa: il primo va a rinforzare la mediana di Simone Inzaghi, il secondo sostituisce Felipe Anderson, ceduto al West Ham. Ora per il direttore sportivo Igli Tare c’è da sistemare qualche tassello in uscita, come Felipe Caicedo, per il quale si chiede una cessione definitiva, e come Basta e Lukaku: il belga non avrà molto spazio dopo l’arrivo di Durmisi, mentre il serbo piace molto al Frosinone.