Finalmente è arrivato il giorno. Dopo una lunga ed estenuante trattativa, Marko Pjaça abbraccia la Fiorentina e si presenta ai nuovi tifosi. Visite nella giornata di ieri, conferenza stampa oggi, in cui il croato prende confidenza con il mondo Viola. Affiancato dal team manager e storica bandiera Giancarlo Antognoni, l’ex Juventus sottolinea la sua forte volontà di arrivare qui: “Ho sempre voluto vestire questa maglia fin dall’inizio di questa lunga trattativa. Non vedo l’ora di cominciare”.

Subito una grande responsabilità, quella di indossare la numero 10: “Per me è un onore, darò il massimo per far vedere il mio valore e per dimostrare che merito di indossare questa maglia”. Dal punto di vista della condizione fisica, Pjaça ha avuto diverse difficoltà negli ultimi anni, a partire da quel maledetto infortunio nel marzo 2016 che ha interrotto la sua crescita esponenziale in maglia bianconera: “Sono pronto per giocare. Poi la forma arriverà con il passare delle partite, non so quante ne serviranno”. L’esperienza alla Juventus, seppur breve, gli è servita: “Ho imparato che in Italia la tattica è la cosa più importante, ma il calcio è simile in tutti i campionati, sono sicuro di poter far bene”. Ed in caso di goal ai bianconeri, potrebbe anche esultare: “Prima devo farlo, poi vedremo”.

L’obiettivo per quest’anno è chiaro: “Voglio giocare e dare il massimo per la squadra. Per me è una grande responsabilità, vogliamo fare un bel campionato”. Nella scelta di sposare la Fiorentina è stata fondamentale la presenza di un connazionale di Pjaça, Milan Badelj - passato poi alla Lazio -: “Mi ha detto grandi cose sulla società, sulla città e sui tifosi. È stato importante per me nella decisione”. Alla Juventus avrebbe potuto giocare insieme a Cristiano Ronaldo: “Sarebbe stato bello potersi allenare con lui, ma io devo pensare alla mia carriera. Ho bisogno di giocare con continuità”, mentre sul futuro dice: “Per ora penso solo alla Fiorentina, poi si vedrà”.