Come nello scorso campionato, la Roma esordisce in trasferta vincendo per 1-0. Dodici mesi fa a farne le spese fu l'Atalanta, quest'anno invece il Torino di Walter Mazzarri, affossato nel finale da un'autentica prodezza di bomber Dzeko. Ma quanta fatica per gli uomini di Di Francesco, che ritornano nella Capitale con tre punti in saccoccia, senza però aver brillato per l'intera contesa. Non è stata, infatti, una Roma memorabile.

La compagine giallorossa ha tanto talento, ma non è sembrata ancora squadra. Dei nuovi, sono scesi in campo soltanto il portiere Olsen e Pastore, ma entrambi non hanno convinto. Lo svedese è apparso spaesato, sempre incollato tra i pali senza accennare una mezza uscita ed in più si è quasi suicidato su di un tiro in apparenza innocuo di Baselli. Mentre l'ex Psg non ha lasciato il segno nel ruolo di mezzala che è stato per anni di Nainggolan. Per Pastore mai un'accelerata, uno strappo degno dei suoi. Ha ondeggiato tra i reparti di centrocampo ed attacco, ruminando sul manto erboso del 'Grande Torino' come se si stesse giocando una 'partita del cuore'. Neppure l'avanzamento sulla linea degli attaccanti, ordinato da Di Francesco a metà ripresa, ne ha acceso la scintilla. Chi invece si è dimostrato già pronto, e presto si prenderà il posto da titolare in questa Roma, è stato Kluivert, che ha ravvivato la macchina giallorossa non appena ha messo piede in campo. In pochi istanti ha reso ricordo sbiadito un primo tempo piatto, noioso, In 20' ha dimostrato tutte le sue qualità, tecniche ed atletiche, facendo capire a tutti di poter essere la vera sorpresa di questa Roma.

Gli uomini di Di Francesco - seppur con fatica - hanno risposto alle vittorie di Juventus e Napoli negli anticipi di sabato, ma c'è bisogno ancora di lavorare perchè la prestazione globale di squadra ha sfiorato appena la sufficienza. Contro un Torino poco più che mediocre, la Roma ha concesso troppo, rischiando seriamente in 2/3 occasioni di andare sotto. In realtà il Toro ha anche segnato con Iago Falque, prima che il Var facesse il suo lavoro e annullasse il gol. La squadra va aspettata, ha cambiato tanto, i tre punti di Torino non possono che essere carburante per il prosieguo del lavoro, aspettando l'Atalanta, tra sette giorni esatti all'Olimpico, per il debutto stagionale dinnanzi alla propria gente.