Juventus, Bernardeschi è il jolly di Allegri

Centrocampista, ala, trequartista o attaccante: l'ex Fiorentina può adattarsi a qualunque soluzione sia necessaria per il bene della squadra.

Juventus, Bernardeschi è il jolly di Allegri
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Di Alberto Zamboni

Duttilità e carattere, ma anche corsa e qualità. E freddezza sottoporta, che non guasta mai. Federico Bernardeschi ha cominciato la nuova stagione come meglio non avrebbe potuto: goal decisivo in pieno recupero per i primi 3 punti del campionato. Contro il Chievo il suo ingresso ha dato una spinta ulteriore alla Juventus, già cambiata con Mandzukic e con lo spostamento di Ronaldo sulla sinistra, e ha dato un saggio di come l’ex calciatore della Fiorentina sarà importante per tutto l’arco dell’annata.

Infatti Massimiliano Allegri si è affidato a lui per aumentare la spinta offensiva con la freschezza che Cuadrado – uscito per fargli spazio – aveva esaurito ed è stato premiato, prima con la battuta del corner su cui è arrivato l’autogoal di Bani, poi con la zampata del numero 33 che ha consegnato la vittoria ai bianconeri subito dopo la rete annullata a Mandzukic. A fare impressione è stata, oltre alla consueta qualità, il carattere mostrato da Bernardeschi: tanta grinta fin da subito, nessuna paura di mettere la gamba e di farsi rispettare dagli avversari, anche a muso duro. Questa deve essere la stagione della consacrazione del talento di Carrara, dopo un anno di apprendistato a Torino, senza alcuna costrizione in schemi tattici o posizioni di campo.

Allegri ha fatto intuire durante l'estate che nell’annata appena cominciata l’ex Viola verrà considerato come uno dei centrocampisti, visto che le sue caratteristiche gli consentono di ricoprire il ruolo di mezzala in un centrocampo a 3; l’ipotesi è piaciuta anche allo stesso Bernardeschi che in una intervista a Juventus TV qualche giorno fa ha dichiarato di essere disposto a tutto “per il bene della squadra”. Ecco, proprio per il bene della squadra Berna verrà impiegato dove sarà più necessario: la qualità dei suoi piedi e la visione di gioco sono da trequartista – suo ruolo originario -, la gamba e la corsa gli permettono di giocare sulla fascia – da ala offensiva o da esterno di centrocampo -, la grinta ed il carattere da puro mediano e il killer instinct dell’attaccante vero. Insomma, un vero e proprio jolly.