Il Cagliari di Rolando Maran deve vincere. Contro l'ottimo Sassuolo di Roberto De Zerbi, vincente alla prima di campionato, i sardi non possono fallire ancora, evitando di mettere in scena la stessa brutta figura vista contro l'Empoli. Nella giornata di oggi, Rolando Maran ha seguito i suoi in un allenamento odierno, cercando di delineare il miglior undici per affrontare la sfida senza paura. Rafael ha ancora lavorato a parte, Ceppitelli sta invece proseguendo con le terapie. 

Secondo le ultime informazioni provenienti dall'Asseminello, il tecnico dei sardi dovrebbe scendere in campo adottando il 4-3-1-2, modulo-base per lo scacchiere tattico del mister ex Chievo Verona. Davanti al confermato Cragno, l'accoppiata di centrali composta da Pisacane e Romagna, con il primo in ballottaggio con Klavan. Sulle fasce, Faragò e Srna si giocano un posto per la corsia destra, confermato Lykogiannis a sinistra. Nessuna sorpresa a centrocampo, dove Cigarini orchestrerà la manovra affiancato da Barella e Ionita. Dietro le punte, il Pata Castro, che supporterà Farias e Pavoletti.

Intervistato in diretta su Radiolina, il ds Carli ha parlato di Maran: "Il mio primo mese e mezzo a Cagliari è stato molto intenso, in quelle settimane ho imparato a conoscere e ad apprezzare i tifosi sardi. Quest’anno è cambiato l’allenatore. Lopez ha fatto un lavoro importante, noi però abbiamo fatto le nostre valutazioni e abbiamo deciso di cambiare. Maran ha il carattere giusto per la nostra piazza. Dal mercato sono arrivati 5-6 giocatori nuovi. Abbiamo bisogno di un po’ di tempo, sono convinto che questa squadra crescerà tanto. De Zerbi? In estate abbiamo parlato anche con lui, in questo momento però l’allenatore perfetto per il Cagliari è Maran".

Infine, sul mercato svincolati: "Il mercato del Cagliari è chiuso. Numericamente siamo a posto. Abbiamo un difensore in più, meglio così visto l’infortunio di Ceppitelli. Quest’estate abbiamo trattenuto i giocatori più importanti. Chi ha dato meno l’anno scorso dovrà fare meglio quest’anno. Mi aspetto tanto da Farias e Sau. Diego nel finale di stagione ci ha dato una mano, è stato determinante anche se a Firenze ha sbagliato tanto sotto porta".