Un successo per inaugurare la nuova stagione. Un successo, quello di domani, che Carlo Ancelotti si augura per bagnare al meglio il debutto al San Paolo davanti ai suoi nuovi tifosi. E' questa la speranza del tecnico del Napoli, sedutosi qualche settimana fa sulla panchina dei partenopei. Un Ancelotti che, fin qui, è apparso come al solito sereno e tranquillo, ma anche deciso e coriaceo nell'affrontare la nuova avventura: "Sono qui perché volevo tornare in Italia e parlare in italiano, e poi ho scelto Napoli per il progetto della società, per la qualità di una rosa che non ha ancora raggiunto il gradino più alto, speriamo - grazie anche alle mie capacità - di poterci riuscirci insieme. Tutto qui". 

 

Queste le parole pronunciate dall'allenatore di Reggiolo ai microfoni di Dazn alla vigilia della gara interna contro il suo ex Milan. Inoltre, Re Carlo ha successivamente parlato del rapporto e dell'impatto con la nuova realtà - definita da molti fin troppo invadente - e delle critiche piovute addosso alla squadra dopo qualche amichevole non propriamente esaltante: "In questo periodo Napoli è bellissima, ha paesaggi e viste uniche e meravigliose. La gente è molto rispettosa, vogliono foto ma questo non mi disturba, anzi mi fa molto piacere. Critiche estive? Le critiche estive non mi hanno dato fastidio, pensavo solo al lavoro. Non diamo retta a quello che dicono in giro".

Proprio riguardo la sfida di domani, inoltre, il tecnico emiliano ha così parlato della nuova formazione di Gattuso, oltre che approfondire il discorso relativo al suo ex centrocampista: "C'è preoccupazione, è una squadra forte, voglio dare indicazioni giuste e la serenità possibile alla squadra per dare il meglio di sé. Gattuso? A livello caratteriale è sempre lo stesso, prendo spunto da questo per capire che il Milan sarà attento, compatto, aggressivo, ben organizzato, proprio come era lui da calciatore. Non me l'aspettavo allenatore, ma la spinta è data dalla passione".

Infine, la chiosa su Paolo Maldini, tornato nello staff dirigenziale del Milan dopo anni di assenza: "Difensore più forte allenato? Ne ho allenati tanti di qualità. Si distacca per una questione di carattere, personalità ed esempio sul campo. Non è mai stato un grande chiacchierone ma sempre molto professionale e sentiva sua la maglia del Milan".