La Juventus ha vinto ed ha convinto. I soliti bianconeri hanno avuto oggi la meglio nel primo big match stagionale, mostrando grande solidità nei confronti della Lazio e trovando un gol per tempo, con le firme di Miralem Pjanic e Mario Mandzukic, nella seconda giornata di Serie A. Proprio il bosniaco, autore del gol di fatto decisivo, ha commentato a caldo la gara ai microfoni di Sky Sport, come riportato da TuttoMercatoWeb. Riviviamo le sue parole: "La condizione non è la migliore, è stata una buona partita. Non è una Juventus brillante, ma abbiamo vinto contro una buona Lazio. Le partite non sono mai facili. Stiamo continuando a lavorare, stiamo cercando la condizione migliore. Rinnovo? Io sono molto contento di poter rimanere in questo grandissimo club. Dedico il gol ai tifosi e ai compagni. Sono cresciuto e migliorato tanto anche grazie all’ambiente. È stato un momento importante, ringrazio tutti. Sostituzione? Avevo un risentimento, ho avuto un affaticamento durante la settimana, ma niente di preoccupante. Ora recupererò. Prima della sosta dobbiamo chiudere con una vittoria a Parma".

Poco dopo, alla stessa emittente televisiva, si è presentato Max Allegri. Riprendiamo alcuni passaggi della sua intervista, come al solito molto interessante. Si parte con il classico commento alla partita, con un confronto col debutto contro il Chievo: "Diciamo che è stata una partita diversa, con impatto fisico diverso, all'inizio della partita abbiamo avuto un po' di fretta. Il pericolo oggi era di andare dietro all'entusiasmo dell'ambiente per Cristiano ed abbiamo fatto quello, invece dovevamo avere più pazienza. Abbiamo trovato poco spazio fra le linee, ma quello senza Dybala viene più difficile. Abbiamo comunque difeso bene e siamo ripartiti meglio, era una partita importante ed il primo scontro diretto".

C'è stato magari qualche problema di troppo nella costruzione del gioco: "Soprattutto alla fine, noi si passa da una frenesia eccessiva al momento in cui ci addormentiamo: bisogna comunque essere veloci nella circolazione della palla per trovare i varchi, come alla fine abbiamo avuto degli spazi per andare. Su quello bisogna migliorare. Oggi Cancelo e Ronaldo erano nuovi, Bonucci è appena tornato. Sono tre giocatori, il 30% della squadra, c'è bisogno di tempo per le conoscenze. Poi Douglas e Bentancur sono entrati bene, Can uguale. Abbiamo iniziato bene, bisogna cercare di continuare, migliorando soprattutto sul palleggio, sulla velocità, sulla sicurezza. Contro di loro non è semplice, i loro centrali hanno fatto un'ottima partita".

Ed oggi sono rimasti giocatori del calibro di Dybala e Cuadrado in panchina per novanta minuti: "Le prime tre partite è più difficile, si gioca una volta alla settimana ed è normale che qualcuno non giochi. Con una partita ogni tre giorni ci sarà qualche cambio. C'è competizione fra di loro e sono tutti grandi giocatori. Quando l'allenatore dà la formazione, dà la spiegazione tecnica: poi se la partita va in un modo ci sono i cambi, se va in un altro ci sono gli altri. Io devo cercare di sfruttare al meglio tutti i giocatori, ho una rosa importante: magari oggi servivano tre centrocampisti, poi sabato ne servono due o cambieremo sistema, magari con giocatori più tecnici. La stagione è fatta di momenti, bisogna aspettare quando giocheremo una volta ogni tre giorni".

I maggiori problemi, in particolare, sono stati nella fase in cui il centrocampo avrebbe dovuto consegnare la palla agli attaccanti: "Dybala è l'uomo che ci raccorda bene tra le linee, lo può fare anche Bernardeschi, ma lui lo fa in modo straordinario. Quelli davanti sono arrivati il trenta di luglio, hanno una partita e mezza sulle gambe. Mandzukic e Matuidi hanno un motore diverso, in questo momento è così, quando troveremo una condizione migliore magari potremo giocare con cinque offensivi. Io devo mettere una squadra che mi mette tecnica, equilibrio e vince. Non è che chi non gioca non è capace, è che in campo si va in undici e più di tre cambi non posso fare". In conclusione, quindi, si cercano le caratteristiche dei giocatori più adatte ad una singola partita: "Bernardeschi gioca sulle verticale, come fa Douglas Costa. Matuidi dà pressione, s'inserisce, crea, come lo stesso Khedira: hanno qualità diverse".

Immancabile la chiosa finale su CR7, ancora a secco di gol: "Cristiano cerca di capire, capisce che il calcio italiano è completamente diverso, ha capito come si gioca, oggi ha lavorato bene anche in fase difensiva. Ora è un momento che tutti aspettano il gol, è strano che la palla gli picchia sul piede. Ma sono contento di quello che ha fatto e di come si sta inserendo".