Non è andata come speravano i tifosi dell'Inter. Un pareggio per 2-2 e il primo punto in campionato della squadra nerazzurra che riscatta la brutta prestazione contro il Sassuolo solamente nei primi 45 minuti. Il Torino, invece, dimostra di poter lottare con chiunque. La prossima sfida per i granata sarà in casa contro la Spal mentre l'Inter affronterà il Bologna in trasferta. Di seguito un racconto del match

DOMINIO INTER, TRACOLLO TORO - Il primo tempo inizia con il classico equilibrio dei primi minuti che viene sbloccato dopo soli sei minuti grazie al cross rasoterra di Mauro Icardi che dimostra la sua straordinaria intesa con Ivan Perisic che, trovato al centro dell’area di rigore, calcia di destro e gonfia la rete; primo gol in campionato del croato e dell’Inter. Il Torino sembra aver sofferto il contraccolpo dello svantaggio e rischia di subire la rete del 2-0 grazie ad un assist, stavolta di testa, sempre di Mauro Icardi che trova Matteo Politano ma l’esterno ex Sassuolo non trova il suo primo gol in maglia nerazzurra. L’Inter, di fatto, fa notare sin dalle prime battute dei primi 45 minuti come quella mostrata a Sassuolo fosse solamente la sua brutta copia: il gioco veloce, agile e propositivo di tutti gli uomini in maglia nerazzurra dimostra il lavoro svolto in settimana da Luciano Spalletti. Al 20’ un brutto scontro fra Ansaldi e Sime Vrsaljko costringe Mazzoleni a fermare il gioco per permettere ai rispettivi staff di soccorrere i due giocatori. Lo scontro ginocchio contro ginocchio procura un brutto infortunio all’argentino ex Inter che è costretto a lasciare il campo di gioco; al suo posto entra il giovane Ola Aina. Il terzino croato, invece, rientra in campo leggermente acciaccato ma nei successivi minuti la sua condizione atletica sale con il passare dei minuti. Il ritmo e l’andamento del match non cambia; l’Inter detiene il pallino del gioco e promuove l’azione passando sempre dai piedi di un Marcelo Brozovic che rispetto alla prima partita di campionato appare totalmente rigenerato: propositivo e da ogni sua giocata sprizza la personalità che lo contraddistinto nella seconda parte della scorsa stagione.

Roberto Soriano e Rincon provano, a turno, a bloccare proprio il croato che crea il passaggio che inizia le azioni dei nerazzurri. Nulli i lanci lunghi del Toro che cercano costantemente le punte Iago Falque e Belotti. Alla mezz’ora l’Inter trova il raddoppio tanto atteso grazie all’assist di Matteo Politano che, da calcio piazzato, mette un pallone in mezzo che spizza Stefan de Vrij, angolando la sua conclusione, mettendola alle spalle di Salvatore Sirigu. Primo gol in nerazzurro per l’olandese e 2-0 sul tabellino. La squadra di Luciano Spalletti conferma il dato secondo cui, nella scorsa stagione, l’Inter, assieme alla Lazio, è stata la squadra più pericolosa nel gioco aereo in Serie A mettendo a segno ben 15 gol. San Siro gradisce ma Moretti no; fallo su Politano, giallo per il numero 24 granata e piccola rissa con Brozovic al 35’. Il primo tempo si chiude con il Toro in avanti che tenta un accenno di reazione con i tiri, pericolosi ma non andati a segno, di De Silvestri e la punizione di Iago Falque.

Il secondo tempo, secondo le premesse, sarebbe dovuto viaggiare lungo la stessa strada del primo. Invece no. Il calcio è bello perché è vario, perché è incomprensibile ed imprevedibile. I secondi 45 minuti viaggiano sull’entusiasmo e la voglia di rivalsa del Torino che incorna nel vero senso della parola l’Inter. Troppo molle e troppo rilassata la squadra di Luciano Spalletti che non ingrana lo stesso ritmo del primo tempo e si fa cogliere impreparata anche grazie alle disattenzioni della difesa, in particolare di Samir Handanovic che, in occasione del 2-1 di Andrea Belotti, compie un gesto del tutto insensato e folle. Lancio lungo e morbido di Iago Falque verso la porta dell’estremo difensore nerazzurro. La difesa è posizionata male e si lascia scavalcare; Belotti la controlla, porta letteralmente a spasso il portiere sloveno e, con la porta spalancata, trova la rete che riapre il match. Partita che cambia faccia. I granata tengono il pallino del gioco e molti giocatori dell’Inter calano di condizione atletica. Al 58’ si fa male Asamoah che si fa male alla caviglia ed esce dieci minuti più tardi. Entra Dalbert. Ma i ragazzi di Mazzarri spingono e ci credono.

Dopo l’entrata in campo di Adem Ljajic per Roberto Soriano arriva il gol del pareggio inatteso e sorprendente della formazione ospite con Soualiho Meite che azzera la bellissima prestazione dell’Inter del primo tempo anche grazie al tuffo ritardato di Handanovic. Tutto da rifare e, dunque, arriva il secondo cambio di Luciano Spalletti: Keita Balde sostituisce Sime Vrsaljko ma la partita non cambia e il Toro continua ad attaccare e ad andare vicina al vantaggio più volte. Prima De Silvestri galoppa sulla destra e serve al centro Belotti che trova la respinta dei difensori avversari e poi Iago Falque che trova il no della schiena di Skriniar. Al 77’ Iago Falque inventa ancora e serve Ljajic che a botta sicura e ravvicinata trova Handanovic che, stavolta, riesce ad evitare una conclusione pericolosissima che avrebbe messo KO i suoi compagni e mette in angolo. E proprio su calcio d’angolo Belotti colpisce di testa, in avvitamento, ma non trova la porta di pochissimo anche grazie al disturbo decisivo di Danilo D’Ambrosio che non permette all’attaccante italiano di staccare tranquillamente ed indisturbato. A nulla serve l’entrata in campo di Lautaro Martinez negli ultimi minuti così come i tentativi dell’Inter. Un super Sirigu e una super difesa capitanata da N’Koulou negano la prima vittoria all’Inter che esce a testa bassa fra i fischi di San Siro. Da incorniciare la prestazione da diga di Meite.