Partenza; il primo passo, quello dello slancio, quello che se ben compiuto ti permette di agguantare una bella fetta di terreno rispetto agli avversari. Così non è stato per il Cagliari che, ora, è costretto a riscattarsi contro una squadra che, invece, si è portata clamorosamente avanti battendo e lasciando indietro l'Inter aggiudicandosi il titolo di prima sorpresa del campionato, il Sassuolo. Il match delle 20:30 della Sardegna Arena porterà sul piatto queste due compagini che avranno obiettivi diversi. La prima, la padrona di casa, il Cagliari, è chiamata al riscatto dopo il primo passo falso in Toscana contro la neopromossa Empoli mentre la seconda è chiamata ad affermarsi e continuare a racimolare più punti possibili ma, entrambe, possono raggiungere i loro propositi solamente con un elemento in comune: la vittoria. 

QUI CAGLIARI - La squadra sarda, come detto, non ha portato grandi cambiamenti rispetto alla passata stagione, almeno non da quello che è fuoriuscito dalla prima giornata di campionato. Il gioco degli uomini di Maran è sembrato lento, inconcludente e, a tratti, confuso. Resta la certezza che l'ex tecnico del Chievo Verona dovrà lavorare attentamente sugli aspetti difensivi, di impostazione e di attacco. Brucia ancora, sicuramente, l'azione che ha portato al secondo gol dell'Empoli, quello di Caputo, a seguito di un fraseggio praticamente perfetto con Zajc. Squadra che vince non si cambia ma non è il caso dei rossoblù: ecco perché Rolando Maran è costretto a effettuare qualche cambiamento se non vuole fronteggiare gli stessi problemi evidenziati nella prima giornata di campionato. Sul modulo di gioco non si discute; sarà probabilmente 4-3-1-2 anche con il Sassuolo. La certezza assoluta resta Alessio Cragno fra i pali mentre sembra essere arrivata la prima chance da titolare in Serie A per Darijo Srna che prenderà il posto di Paolo Faragò. Sulla fascia opposta pronto ad essere riproposto Charalampos Lykogiannis. Per i centrali di difesa, invece, sembrano salire le quote di Filippo Romagna e del nuovo arrivato Ragnar Klavan, su cui pende tanta curiosità ma, soprattutto, grandi aspettative vista la grande carattura ed esperienza internazionale maturata durante la sua esperienza al Liverpool, in Premier League. A centrocampo la fiducia verso Nicolò Barella continua così come per Luca Cigarini e per l'altro Luca con l'aggiunta di una "s" finale, El Pata Castro. La trequarti verrà affidata ad Artur Ionita e alla sua forza fisica nello scontro fisico e negli inserimenti. In attacco confermatissimo Leonardo Pavoletti mentre, in merito al suo partner, pende il ballottaggio fra Marco Sau e Diego Farias. 

QUI SASSUOLO - I neroverdi hanno sorpreso tutta l'Italia battendo l'Inter di Luciano Spalletti all'esordio. Il nuovo tecnico Roberto De Zerbi ha dimostrato di essere entrato pienamente nel suo nuovo ambiente, quello del Sassuolo, e di tutti i suoi giocatori e la vittoria contro la squadra nerazzurra è la chiara dimostrazione anche se lo stesso tecnico ha affermato che la vittoria alla prima giornata di Serie A è maturata grazie a un demerito dei giocatori avversari. Resta la sicurezza del fatto che il calcio italiano potrebbe scoprire un allenatore che con il Benevento aveva già mostrato le sue grandi potenzialità. Ora i suoi uomini sono chiamati alla conferma e sono pronti per la loro prima trasferta in campionato, alla Sardegna Arena. Il modulo sarà lo stesso della partita precedente, il 4-3-3, così come saranno gli stessi i giocatori che difenderanno i colori del Sassuolo. Andrea Consigli parte da titolarissimo indiscusso fra i pali mentre la difesa sarà sorretta da Gian Marco Ferrari, che ha fatto vedere come nessun tifoso neroverde debba rimpiangere Francesco Acerbi, e da Giangiacomo Magnani, prodotto del settore giovanile della Juventus. I terzini saranno Pol Lirola da una parte e Rodrigo dall'altra. Il centrocampo sarà orchestrato dalla sorpresa Mehdi Bourabia, il capitano Federico Magnanelli e Alfred Duncan, fresco di rinnovo. Il tridente offensivo verrà composto da Domenica Berardi, Kevin-Prince Boateng e dall'altro Federico, quello che di cognome fa Di Francesco, figlio dell'uomo che passato per Sassuolo che ha regalato diverse gioie ai tifosi.

MARAN - Ha parlato in conferenza stampa il tecnico del Cagliari, Rolando Maran, riguardo al match che attende i suoi giocatori: "Abbiamo lavorato con la rabbia necessaria a seguito della sconfitta di domenica e abbiamo rivisto qualche spezzone con luciditâ e impegno. A Empoli non ho visto la squadra che mi aspettavo di vedere e la serata non è andata come avrei voluto. La sconfitta è una motivazione in più per vincere. Ci sono tante cose che non mi sono piaciute, in particolare l'atteggiamento passivo nei confronti degli avversari quando siamo andati in difficoltà e voglio che i miei giocatori escano dal campo con la convinzione di aver dato tutto, in qualsiasi partita, anche dopo una sconfitta. Il Sassuolo è una squadra che gioca a calcio e l'aggressività deve essere una nostra priorità. Abbiamo di fronte una squadra che ha già trovato una sua identità e dovremo cercare di essere precisi in ciò che facciamo. Klavan è con noi da poco ma ha grande esperienza e, anche se non ho ancora deciso, potrei schierarlo da titolare; è forte fisicamente, gli piace giocare palla al piede e si adatta alla linea. Srna ha la capacità di stare ben posizionato in campo così come sia in grado di leggere immediatamente la gara. Può esserci molto utile. De Zerbi è un grande allenatore e sono contento di avere un avversario di qualità. Bradaric sta recuperando e migliora di settimana in settimana. Il Cagliari ha un suo modo di mettersi in campo ma dobbiamo anche tenere conto delle caratteristiche dell'avversario".

DE ZERBI - Non sono mancate le parole dell'allenatore del Sassuolo che parla del suo avversario e dei suoi uomini: "Ciò che la mia carriera mi ha mostrato è che bisogna dare il giusto peso alla partita contro l'Inter perché sono le squadre come il Cagliari che devono essere affrontate con maggiore attenzione, non voglio che i miei uomini si facciano trovare impreparati. Dobbiamo entrare in campo con umiltà e con la voglia di aiutare il compagno. Se così non fosse mi arrabbierei tantissimo. Il Cagliari non avrà vinto ad Empoli ma conosciamo sappiamo di che pasta è fatto. Abbiamo circa 2-3 giocatori affaticati e devo valutare alcune cose anche se ho la fortuna di possedere una rosa ampia ma anche la sfortuna di avere tante possibilità di sbagliare. Nella partita con l'Inter abbiamo speso tanto e da martedì abbiamo lavorato. Non ho intenzione di perdere alcun giocatore; se qualcuno è affaticato preferisco stia a riposo piuttosto che perderlo per 20-25 giorni. Il Cagliari una buona squadra, allenata da un bravo allenatore. In Serie A, invece, è difficile trovare avversari di basso valore, quindi è giusto basarsi sull'avversario ma resta importante guardare sempre a noi stessi. La fiducia è tanta così come la sicurezza e la voglia di dimostrare il nostro valore dopo la vittoria di domenica scorsa ma adesso giochiamo in fuoricasa in un campo in cui dobbiamo restare concentrati".

I PRECEDENTI - Le due squadre, nella loro storia, si sono affrontate solamente quattro volte in terra sarda: tutte quante in Serie A. Nella prima volta, nella stagione 2013/2014, terminò per 2-2 con i rossoblù che rimontarono lo doppio svantaggio siglato da Zaza e Marzorati grazie ai gol di Nenè prima e Sau successivamente. Nella stagione successiva, quella del 2014/2015, i padroni di casa vinsero per 2-1 grazie al gol di Rossettini e, soprattutto, grazie al gol di Sau che portò nuovamente in vantaggio il Cagliari a seguito del momentaneo pareggio di Acerbi. Nella stagione di Serie A 2016/2017, invece, fu vero e proprio calcio spettacolo: Sau sbloccò l'incontro ma il Sassuolo pareggiò e segnò altri due gol grazie ad Adjapong, Pellegrini e Ragusa. La reazione d'orgoglio del Cagliari fu talmente grande che ribaltarono il risultato vincendo la partita per 4-3. I gol vennero siglati da Borriello e da Farias, grande protagonista grazie alla sua doppietta. Nella scorsa stagione, invece, il Cagliari perse per 1-0 grazie al gol su rigore dell'ex Matri che su, precedentemente, si fece parare un tiro dal dischetto da Cragno.