Che bello il posticipo del lunedì tra Roma e Atalanta! Al dispetto di un calendario schizofrenico (l'Atalanta si gioca l'Europa giovedì, la Roma venerdì va a far visita al Milan), e dell'ampio turnover, l'11 messo in campo da Gasperini incanta per 45 minuti, mostrando un trio d'attacco (Pasalic, Zapata, Rigoni) capace di movimenti e sincronismi perfetti. Dopo l'accecante rete di Pastore, una prodezza da annali, la Roma viene infatti messa sotto per 45 minuti, incapace di contrastare il gioco spumeggiante della Dea. Nella ripresa, spinta dai fischi dell'Olimpico e trascinata da un pur acciaccato Florenzi, la Roma riesce a trovare il pareggio. mostrando se non il gioco almeno la determinazione. 

Primo tempo 75 secondi, tanti ne occorrono a Javier Pastore per realizzare uno dei più bei gol della sua carriera. Under si invola sulla fascia destra e lascia partire un traversone morbido, un giocatore "normale" proverebbe lo stop, uno un po' più presuntuoso una girata, Pastore invece lascia decidere il suo istinto, che opta per il colpo di tacco. Ne nasce una parabola che porta la palla a baciare il palo interno alla destra di Gollini, che non crede ai suoi occhi. 
L'Atalanta reagisce immediatamente e colleziona cinque angoli in meno di 10 minuti, con Olsen che si difende bene su una conclusione di Rigoni. La squadra di Gasperini gioca meglio, fa la partita e arriva meritatamente al pareggio al 20esimo. Zapata, da posizione angolata, lascia partire una sorprendente conclusione che sbatte sul secondo palo, Castagne è il più lesto ad avventarsi sul rimpallo e insacca senza difficoltà. Passano meno di 2 minuti e Zapata fa ancora meglio: su un rilancio, il colombiano brucia sullo scatto Manolas, con un colpo di tacco ne elude la marcatura, e serve al centro l'accorrente Rigoni, per il quale è un gioco da ragazzi infilare l'indifeso Olsen. La Roma è scossa, non trova contromisure per fermare Zapata, soffre le incursioni di Pasalic e Rigoni, viene salvata in due occasioni da De Rossi, fatica a innescare Dzeko, che si fa vedere solo al 35esimo con una  telefonata per Gollini. L'Atalanta domina, il trio offensivo si muove a meraviglia, alla difesa della Roma viene il mal di testa e il terzo gol è servito: Pasalic avanza centralmente, serve Rigoni sul quale Florenzi è in ritardo, l'ex Zenith scarica dal limite dell'area piccola sul primo palo, la gamba di Olsen non ci arriva. 

Secondo tempo Di Francesco rivoluziona il centrocampo, asfaltato dalla Dea nei primi 45 minuti: fuori Cristante e Pellegrini, dentro Kluivert e N'zonzi. La Roma cerca di alzare il ritmo, va al tiro con Pastore (alle stelle), Under (respinta di Gollini), Kluivert (alto). Gasperini mette esperienza con De Roon e Hateboer al posto dei semiesordienti Valzania e Pessina. Alla mezz'ora, Florenzi sfrutta un tocco di Dzeko, si inserisce centralmente e dalla trequarti punta la porta, affondando senza contrato nel cuore della difesa atalantina. Dal limite, lascia partire un tiro di sinistro potente, ma centrale, che Gollini non riesce a respingere. La Roma continua a premere, avvertendo il calo fisico dell'Atalanta. Clamoroso l'occasione fallita intorno al 70esimo da Dzeko, che a pochi metri dalla porta non riesce a coordinarsi e spedisce fuori misura. Florenzi, trascinatore, alza bandiera bianca al 72eismo, Di Francesco gioca il tutto per tutto inserendo Schick. Lo schieramento ultraoffensivo favorisce però le ripartenze dell'Atalanta, pericolosa con i soliti Rigoni (bravo Fazio) e Zapata (che in offside esalta Olsen). La Roma ha bisono di un episodio, ed è premiata all'82esimo. Calcio di punizione dalla trequarti di Pastore, l'Atalanta si abbassa senza intercettare il pallone, Castagne perde Manolas, che gonfia la rete. Le emozioni non finiscono. Un errore in costruzione dell'Atalanta permette a Schick di presentarsi solo davanti a Gollini, che gli respinge la conclusione col piede, Rigoni centra l'esterno della rete da posizione defilata,  Pasalic calcia alto. Nei 4 minuti di recupero, le due squadre si portano in avanti (l'ultimo squillo è una volata di Kluivert, romontato da Castagne) ma il settimo gol non arriva.