Leonardo Pavoletti non è più una sorpresa. Dopo un grande anno al Cagliari, il bomber ex Genoa e Napoli si sta ripetendo anche in questa stagione, confermandosi come uno dei profili offensivi più forti e completi. Intervistato in esclusiva a La Gazzetta dello Sport, Leonardo Pavoletti ha parlato del suo periodo al Napoli: "Non giocavo nemmeno le partitelle" sottolinea il bomber, che ricorda con un pizzico di amarezza il periodo poco felice sotto il Vesuvio.

In seguito, l'attaccante comincia a tessere le lodi e a ringraziare il Cagliari: "Ricordo che inizialmente, dopo la calorosa accoglienza in aeroporto, c’era un po’ di diffidenza. Adesso sento il calore. Sono alla seconda stagione a Cagliari e comincio a legarmi. ingrazierò il presidente Giulini per sempre. A Cagliari mi ha dato fiducia e mi ha fatto aspettare. Dandomi il tempo che mi serviva dopo le difficoltà di Napoli. Ho lavorato bene con Maran e lo staff. Con loro sono felice. Dopo un anno difficile come quello di Napoli dove, a volte, non giocavo neppure le partitelle, ci voleva".

Passaggio importante anche quello sull'Atalanta prossima avversaria: "Domenica a Bergamo sarà dura. Gasperini? - dice Pavoletti ricordando il suo mentore ai tempi di Genova -  Lui è fortissimo. Ha la capacità di vedere il potenziale di ognuno. E quando ti mette in campo vuol dire che sei un trattore". In ultimo, un pensiero sulla Nazionale "Sarei contento di tornarci, lo spero proprio. Vorrebbe dire che sto facendo bene con la squadra, la Nazionale è un onore, rappresentare l’Italia è sempre bello" conclude il bomber del Cagliari, che ha intenzione di convincere Roberto Mancini a suon di goal e giocate.