24 goal distribuiti in 23 gare, tutte concluse con un successo. Mario Mandzukic è un vero e proprio portafortuna per la Juventus, perché quando segna lui la squadra porta a casa la vittoria. Da quando è stato acquistato dall’Atletico Madrid nell’estate del 2015, il croato ha messo a segno 24 reti in Serie A in 96 presenze totali: questi centri sono stati realizzati in 23 partite diverse ed il risultato finale è stato sempre lo stesso.

A cominciare dalla prima, il 25 ottobre 2015, allo Stadium contro l’Atalanta, nel 2-0 conclusivo nella partita appena prima della caduta con il Sassuolo che ha dato poi il via alla clamorosa rimonta in classifica nell’anno più difficile del recente passato bianconero. In quella striscia di 15 vittorie consecutive, un infortunio ferma Mandzukic che comunque contribuisce con 5 goal in 9 partite, a Empoli, Palermo, Fiorentina e Carpi – in quest’ultima con una doppietta, l’unica in Italia; l’annata, che porta il quinto Scudetto di fila, conta altri 4 goal, a Empoli, Milan, Lazio e Fiorentina. Nella seconda stagione l’attaccante trova la via della rete in 7 occasioni, partendo sempre da fine ottobre – nel 4-1 alla Sampdoria -, passando poi per Chievo, Pescara, Atalanta, Crotone – andata e ritorno – e Genoa; in quest’anno gli spazi si riducono un po’ per l’arrivo di Gonzalo Higuaìn, anche se Massimiliano Allegri continua a far fatica a rinunciare al croato, tanto che il tecnico livornese nella seconda metà vara il 4-2-3-1 con Mandzukic nel nuovo ruolo di ala sinistra. Nel terzo anno l’attaccante si sblocca subito, segnando al Cagliari il primo goal della stagione 2017-18 e ripetendosi il 20 settembre nell’1-0 alla Fiorentina; poi i goal faticano ad arrivare ma la regola non cambia, contro Crotone, Bologna e Sampdoria. In questo avvio di stagione invece Mandzukic, reduce dal secondo posto al Mondiale con la sua Croazia, ha già siglato due goal contro Lazio e Parma, manco a dirlo in due successi che portano così la striscia a 23 su 23.

Questo per quanto riguarda il campionato, ma nelle altre competizioni la storia si ripete quasi alla stessa maniera, perché in Supercoppa Italiana ha segnato un goal – il suo primissimo in maglia juventina -contro la Lazio a Shanghai nel 2-0 finale, in Coppa Italia le segnature sono due – con Atalanta e Torino, mentre in Champions League in totale i centri sono 9, ed è proprio in questo torneo che c’è l’eccezione. Nella fase a gironi del primo anno Mandzukic segna due goal al Manchester City, entrambi a conti fatti decisivi per i due successi, ma nel secondo anno, dopo le reti a Siviglia e Monaco, la sua splendida rovesciata contro il Real Madrid nella finale di Cardiff non serve ai fini del risultato, perché saranno i Blancos ad alzare la Coppa. L’anno scorso infine altri 4 goal, nelle vittorie con Olympiakos e Sporting e una doppietta ancora al Real, in una partita sì vinta dai bianconeri ma con il rigore di Cristiano Ronaldo a tempo scaduto che ha sancito l’eliminazione della Juventus. Ora CR7 sarà al suo fianco e l’assalto a quella coppa che sembra maledetta partirà dal Mestalla di Valencia, con l’obiettivo di arrivare fino al Wanda Metropolitano di Madrid e con la speranza che questa volta il risultato finale sia diverso da quello di Cardiff. Anche senza goal di Mandzukic.