Tornare al successo dopo la sosta e la brutta prova contro la Sampdoria. E' questo l'obiettivo del Napoli e di Carlo Ancelotti. Durante la conferenza stampa pre-gara, il tecnico azzurro ha parlato proprio della scorsa sfida: "Nella sosta abbiamo analizzato bene la gara, è vero che non è stata una buona gara, ma l'approccio è stato buono, è mancata la reazione ed il controllo del gioco dopo l'1-0. Poi la seconda parte del primo tempo è stata da dimenticare, finora i primi tempi non sono stati dell'intensità che volevamo. Abbiamo preso tanti gol, ma abbiamo anche preso meno tiri, quindi piccoli errori ci costano più del normale. Dobbiamo aumentare l'attenzione sui dettagli. Dire che la fase difensiva è deficitaria perché abbiamo preso tanti gol non è vero, si sono presi i gol ma in 3 gare contro squadre d'alto livello ma difensivamente la squadra si è comportata bene".

Particolarmente emblematico, poi, il passaggio sul ballottaggio in avanti: "Non ho scelto, Milik e Mertens sono alla pari dopo 90' con la nazionale. Sono arrivati ieri abbastanza stanchi. Vediamo l'allenamento di oggi, poi deciderò. Iniziano tutte gare ravvicinate, ma oggi pensiamo alla Fiorentina e poi valutiamo". Ancelotti ha poi parlato della mentalità da avere durante le partite: "In alcune situazioni in queste prime 3 gare mentalmente potevamo essere più solidi, ma sono difficoltà normali per crescere. La squadra mi piace come si allena, sta crescendo, troveremo stabilità. Abbiamo perso una gara brutta ma non è la fine del mondo, siamo all'inizio. Se analizziamo i dati fisici... il Napoli ho letto che è la squadra che corre meno, la distanza totale è stata inferiore di 1400 metri, ma se facciamo il calcolo abbiamo corso meno degli avversari di 50 metri a giocatore, ma nell'alta intensità ne abbiamo fatti di più. Sono 50 metri di corsa lenta o camminata, non si giudica da questo se una squadra non è in condizione".

In seguito, il tecnico del Napoli ha ricordato i motivi che l'hanno spinto a scegliere la città partenopea: "Le critiche sono all'ordine del giorno quando perdi, proseguo sulla stessa linea. Sono qui per valorizzare la rosa, ma sono qui per portare il Napoli livelli più alti possibili, poi lo si può fare tramite la valorizzazione della squadra. Ounas ad esempio ha fatto un ottimo secondo tempo. Il mio amico Corbo scrive di non arretrare ed io non arretro. Non posso ammazzare 11 giocatori e motivarne 11, la rotazione sarà normale". Chiosa finale su Simone Verdi: "Può giocare destra e sinistra, in un sistema diverso può giocare come mezzapunta dietro l'attaccante. Tranne la punta può fare tutto con le sue caratteristiche. Predilige la destra perché può accentrarsi. E' importante per noi, non ha fatto bene alla prima, ma è nella norma". 

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Antonio Abate
Studio Filologia Moderna a Salerno. Sogno di diventare un giornalista e/o un telecronista sportivo. Direttore Generale di Vavel Italia nonché socio fondatore di TAGS Soc. Coop. Vorace lettore.