Il primo pensiero va all'Udinese. Walter Mazzarri, tecnico del Torino, parla in conferenza stampa dei bianconeri, prossimi avversari da non sottovalutare e da affrontare con calma ed agonismo: "Come sempre, a inizio anno non si possono dire tante cose degli avversari. Andiamo ad affrontarli nel proprio campo dove hanno vinto con la Sampdoria. Abbiamo preparato il match sapendo che non sarà facile. Dovremo essere bravi noi a sapere bene cosa fare dall’inizio, sia nella fase attiva, da fare in modo svelto con i meccanismi che sappiamo, sia in quella passiva, in cui dovremo essere attenti e feroci per non dare loro coraggio" afferma Mazzarri, come sempre molto riflessivo nei giudizi.

In seguito, passaggio importante sui suoi ragazzi: "Se vogliamo crescere bisogna che giochino quelli in forma, a seconda anche che la squadra possa reggere i due o i tre attaccanti. La squadra deve prevalere sull’avversario. Tutto il resto è aria fritta. La Nazionale è una storia per conto suo. Non è detto che noi dobbiamo tenere conto di quello che è successo, semmai è il contrario, visto che i giocatori si allenano nei club. Ognuno deve fare le proprie scelte. La rosa nostra, più competitiva è e meglio è. Mi piace avere l’imbarazzo della scelta. Conterà il campo. Chi scelgo deve darmi ragione altrimenti si faranno dei cambi a partita in corso. Chiaro che sarebbe meglio se ci fossero quattro cambi. Ma in ogni caso tutti vogliono vincere: chi va in campo deve fare di tutto per il risultato. E deve dare risposte all’allenatore, che fa le scelte in funzione di quel che è meglio della squadra".

Mazzarri torna poi anche sul possibile uso del 3-4-3: "Il 3-4-3 si può fare giocando con tre attaccanti o con tre trequartisti. Lo si può fare aspettando la squadra avversaria con il 3-6-1, volendo. Dipende dai meccanismi di difesa e attacco. Tutto è relativo. So che volete sapere la formazione, sarà così fino alla fine dell’anno. Si gioca in undici più tre che entrano, sicuramente qualcuno starà fuori. Baselli e Rincon l’ano scorso giocavano sempre insieme, ora può essere che si contendano il posto. Vale anche negli altri reparti. Vuol dire che il livello si sta alzando. Ho giocatori tutti dello stesso valore: non ci sono fuoriclasse ma sono tutti ottimi giocatori. Dipende dai ragazzi, da come gestiscono la concorrenza. Non devono creare problemi nello spogliatoio. Bisogna guardare tutto: la sinergia nello spogliatoio, il modo di giocare… Noi siamo qui dalla mattina alla sera per cercare soluzioni".